Il medico del futuro non prescriverà medicine,
invece motiverà i suoi pazienti
a prendersi cura del proprio corpo
con una corretta alimentazione.
(Thomas A. Edison)
Riprendo un vecchio argomento, dopo che per più di un anno siamo ancora alle prese con il Coronavirus.
Durante questa pausa forzata i suoni della natura si sono amplificati. Come sempre, il lavorio incessante della natura accende il lumicino di speranza. Speriamo si riesca finalmente ad attraversare in questo periodo dell’anno una rivoluzione che faccia bene al corpo. Ma anche all’anima. E che finalmente si possano risvegliare energie da tempo sopite.
Uffa! Driiiiiiiiiiiiin. Che suono penetrante ha questa sveglia…
Peccato, stavo dormendo così bene! Una girata e rigirata nel letto, una generosa stiracchiata delle braccia, uno sbadiglio, poi una stropicciata di occhi.
Ora la dinamica del risveglio è più decisa, agile, armonica. Una bella rinfrescata e via a fare colazione, di pieno gusto. Il corpo adesso è pronto a vivere una giornata di intensa attività.
In primavera avviene proprio questo, il risveglio da una lunga notte.
Sebbene l’uomo, diversamente dagli altri esseri viventi, viva freneticamente anche in inverno, è pur sempre una creatura la cui natura non è troppo dissimile da quella delle altre.
Di questo conserva un retaggio e, pur non risvegliandosi dal letargo, fa fatica ad adattarsi al cambiamento di stagione, al nuovo clima e sente il bisogno di dormire, come avviene ogni mattina quando sappiamo che “dobbiamo” alzarci.
Nella nostra memoria biologica, nei bioritmi remoti, vi è il ricordo di una natura che d’inverno riposa, rallenta. Ed allora, in primavera ci risvegliamo da una sorta di torpore biologico.
Tuttavia questo risveglio, vissuto con una certa fatica, ci introduce nello splendore di una natura che tutta intera rifiorisce e manifesta la sua gioiosa vitalità.
Meravigliosa primavera! I prati di erba verde partoriscono fiorellini di campagna. Tanto anonimi quanto variegati nella loro festosa cromaticità. I colori diventano l’acquerello delle nostre giornate.
Tutto si riveste di una luce più chiara, più intensa. Gli alberi sono espressione di vita allo stato puro, ripopolati di fresco fogliame e fitti di fiori profumati che sembrano concepiti per il risveglio dei sensi.
La neve delle montagne si scioglie e alimenta fragorosamente sorgenti e ruscelli di acque fresche e pure, destinate ad arricchire la portata dei fiumi.
La fauna ripopola il suo habitat, la vegetazione cresce velocemente nei prati e per i boschi, mentre stormi di uccelli sorvolano il rinnovato panorama della natura. I piccoli insetti si muovono goffamente tra i fili d’erba, mentre intorno sfrecciano le lucertole.
I bambini escono sui campi nelle ore pomeridiane che vedono finalmente prolungarsi la durata della luce, rinviando a un ora più tarda i compiti scolastici, dando giocosi calci al pallone ed elaborando le fantasie di un sano agonismo sportivo.
Le ragazze si adagiano sull’erba con i loro abiti a fantasie floreali, respirando i profumi di un amore che corre nell’aria come un irresistibile fluido vitale.
Reminiscenze di un piccolo mondo antico?
Chi scrive queste righe di “primavere” ne ha accumulate un bel po’, ma esse, quantunque ora meno brillanti di un tempo, conservano ancora tutto il loro fascino, il loro senso di una vitalità rinnovata, gioiosa, speranzosa.
La primavera è la stagione che esprime perfettamente il rinnovarsi del ciclo della vita, che rinasce, che afferma se stessa. E’ la stagione delle diete! Del resto i medici della scuola salernitana già ammonivano: “Quando regna primavera, usa tavola leggera”.
Ma primavera, in tutte le culture, è il periodo del rinnovamento e della purificazione dalle scorie invernali. L’argomento “depurazione” mette in sintonia tutte le espressioni della medicina naturale con la tradizione medica occidentale, che in questo periodo recupera le energie ed il buon umore: purghe, diete specifiche, riposo, aria buona all’aperto, attività fisica moderata ed un po’ di svago.
Non casualmente, la natura porta a maturazione proprio in questo periodo piante “depurative”: carciofo, tarassaco, asparago, lattuga, radicchio, cicoria, crescione, ravanelli, rape, bardana, bietole, carote, insalate a foglia verde ricche di clorofilla, le prime fragole e ciliegie.
Per vincere la sfida primaverile ci vuole “fegato”, il grande depuratore dell’organismo! Esso degrada le tossine rendendole idrosolubili e quindi più facili da eliminare per i reni, che completeranno il processo di disintossicazione.
Poiché la natura è sempre vincolata alla stagionalità, ad assistere in questo periodo il fegato ci sono le piante dal sapore amarognolo, che da sempre richiamano al bisogno di disintossicarsi ed eliminare le scorie.
Grande spazio va dato anche ai legumi freschi, alla frutta e verdura ed agli ortaggi di stagione che, grazie alla intrinseca acqua biologica e al corredo generoso di sostanze antiossidanti, aiutano ulteriormente l’ eliminazione delle scorie accumulate durante l’inverno.
Anche i metodi di cottura devono adeguarsi al ritmo delle stagioni. Non è più tempo di fritti, di stufati, di bolliti. La primavera richiede cotture rapide e leggere, al vapore, in pentola a pressione.
Tornando alle diete: se si devono perdere solo 3-4 Kg, per lo più di significato estetico, è sufficiente il fai da te e soprattutto un po’ di moto.
Se l’obiettivo è più ambizioso e di pertinenza salutistica, meglio avvalersi dell’apporto degli specialisti, che, se esperti, confezioneranno una dieta su misura che stimoli l’autoadattamento alla variazione del clima.
Il successo terapeutico non sarà impossibile da raggiungere, purché impostato in maniera dolce e lenta.
Solo in questo modo la sensazione di benessere portata dalla primavera, grazie anche alla luce più duratura e all’aumento della temperatura che stimolano la secrezione di endorfine, si rivela una preziosa alleata.
Insomma, spero di essere stato chiaro: ti aspettiamo alle terme, per un nuovo e totale “rinascimento”. Anche del corpo.
L’argomento “dieta” sarà affrontato ancora la prossima settimana.