Benvenuto Aprile

Marzo asciutto, april bagnato, contadino fortunato.

Sono appena finite le vacanze pasquali e questo mese, che ha ispirato tante poesie, mi richiama alla mente dei versi dannunziani:
Aprile s’insinua nella finestra socchiusa, il giardino sussurra un’antica melodia. Lei, nel sonno, sente il richiamo del dolore, mentre il tempo scivola via e l’età lascia il suo segno. I suoi capelli sbiancano il volto pallido, ma nel sogno ella rivede l’amato giovane. Il giardino lamenta il passare del tempo, mentre lei si abbandona alla quiete del sonno.

Ma perché non ricordare anche i versi di Pascoli. Canzone d’aprile di Giovanni Pascoli:
Il cuculo arriva e scompare, portando gioia e tristezza con il suo canto curioso. L’attesa del suo arrivo e la sua partenza, sono momenti di emozione e di riflessione per il poeta.

E poi l’arca di Eugenio Montale:
La tempesta di primavera sconvolge e fa affiorare i ricordi e i sogni del poeta. Gli elementi naturali si mescolano ai sentimenti umani, evocando una profonda nostalgia e una ricerca di pace in mezzo al caos.

Aprile

A quanto pare, il nome “Aprile” ha origini etrusche, derivando da Apro, che si collega al greco Afrodite, dea dell’amore, a cui era dedicato questo mese. Altri ritengono che il termine derivi dal latino “aperire”, che significa aprire, poiché questo è il momento in cui piante e fiori si schiudono.

Indipendentemente dall’etimologia, Aprile è considerato uno dei mesi più piacevoli grazie al suo clima mite. Per me, la frase che segue, riassume tutta l’essenza di questo mese: “Meglio un istante ad aprile che tutto un lungo mese in autunno” (Adam Mickiewicz).

Ma credo sia il caso di richiamare anche qualche altro detto e proverbio.

Nel mese d’aprile, aspro ragliare e dolce dormire: per sottolineare la natura mutevole di questo mese nel quale si sente il bisogno di alternare momenti di attività e vivacità a momenti di quiete e riposo.

Aprile, con un occhio ride e con l’altro piange. Questo proverbio riflette la dualità di aprile, che può portare gioia e tristezza allo stesso tempo. Il suo clima mutevole può generare emozioni contrastanti, confermando, anche meteorologicamente, la natura ambivalente di questo mese, caratterizzato da frequenti alternanze di pioggia e sole.

In effetti Aprile, con i suoi giorni più lunghi e le temperature in aumento, segna il passaggio dalla stagione invernale a quella primaverile in molte parti del mondo. È un mese ricco di significati simbolici, caratterizzato da festività religiose, celebrazioni culturali e cambiamenti naturali che riflettono i cicli di rinascita e rinnovamento. Aprile è caratterizzato da importanti eventi naturali, come la fioritura di molte piante e fiori, tra questi i tulipani e le ciliegie, in fiore in gran parte dell’emisfero boreale.

È anche il periodo di migrazione per molti uccelli e, più in generale, di risveglio della fauna dopo l’inverno.

Attività ricreative e tradizioni

Con il miglioramento delle condizioni meteorologiche, aprile offre l’opportunità di svolgere una vasta gamma di attività ricreative all’aperto, come passeggiate, picnic, escursioni e giardinaggio. Molte comunità organizzano eventi all’aperto, festival primaverili e fiere per celebrare l’arrivo della nuova stagione.

Leggende e Storie Popolari

Ecco un breve approfondimento delle leggende e delle storie popolari legate al mese di aprile, inclusa una spiegazione del significato del Pesce d’aprile.

1.La Regina delle Fate di Aprile

In alcune culture europee, si narra di una regina delle fate associata al mese di aprile. Secondo la leggenda, la Regina delle Fate di Aprile emerge dalla sua dimora sotterranea per dare il benvenuto alla Primavera e incoraggiare la rinascita della Natura dopo l’inverno. Le sue apparizioni sono spesso accompagnate da fioriture e dal profumo dell’aria fresca.

2.La Leggenda della Pioggia di Aprile

In molti contesti, c’è la credenza che la pioggia di aprile abbia proprietà benefiche per la terra e la vita vegetale. Si dice che la pioggia di aprile porti fertilità e rinascita, preparando il terreno a un buon raccolto e alla crescita rigogliosa della vegetazione.

3.La Leggenda del Pesce d’Aprile

Il Pesce d’Aprile è una tradizione comune a molte culture europee. Si crede che la pratica abbia avuto origine nel XVI secolo in Francia, quando fu adottato il nuovo calendario gregoriano e si iniziò a calcolare il nuovo anno dal 1 gennaio anziché dalla fine di marzo o dall’inizio di aprile. Coloro che continuavano a festeggiare l’anno nuovo alla vecchia data venivano fatti oggetto di scherzi e beffe, incluso il dono di pesci in cartone o carta. Questa pratica si diffuse in altre parti del mondo e divenne nota come “Pesce d’Aprile”.

E così il “Pesce d’Aprile” è diventata una tradizione diffusa, occasione ideale per organizzare scherzi o beffe.

Questa pratica, sebbene possa variare nelle sue forme e manifestazioni, è principalmente un’occasione per divertirsi e sorprendere gli altri con scherzi innocui. Ha assunto una varietà di forme nel corso degli anni, come, ad esempio, l’attaccare un pesce di carta sulla schiena di qualcuno senza che se ne accorga, o il diffondere notizie false, o inventare situazioni improbabili, allo scopo di ingannare qualche vittima inconsapevole.

In definitiva, il Pesce d’Aprile è diventato un modo divertente per celebrare la fine dell’inverno, con un tocco di allegria e scherzi che creano un’occasione di sorriso.

Chiudo con una filastrocca che riprende l’essenza del blog e anticipa il prossimo tema.

Aprile dolce dormire e forte sospirare; i granai sono vuoti e le botti cominciano a sonare; gli uccelli a cantare e gli alberi a fiorire.

Bentornata Primavera

Hai mai notato un albero che sta nudo contro il sole, com’è bello?
Tutti i suoi rami sono delineati, e nella sua nudità vi è una poesia, vi è una canzone.
Ogni foglia è andata e sta aspettando la primavera.
Quando arriva la primavera, riempie di nuovo l’albero con la musica di molte foglie, le quali nella giusta stagione cadono e vengono soffiate via.
E questo è il modo in cui va la vita
.
Jiddu Krishnamurti

La primavera, la stagione dei fiori, è un momento magico, di rinascita. Mentre gli alberi tornano a nuova vita e i fiori sbocciano in un tripudio di colori, il mondo intero sembra risvegliarsi dal lungo sonno invernale.

Questo periodo dell’anno ha ispirato generazioni di autori e poeti, da Oscar Wilde a Cesare Pavese, che hanno descritto con grande poesia le sue fasi più belle. È un momento di rinnovamento e speranza, nel quale la Natura si lascia alle spalle il buio dell’inverno e riabbraccia la luce e la vita. “Eppur Primavera è nell’aria”.

Provo a riportare una versione rielaborata di note poetiche che intrecciano i tanti temi della Primavera.

In ogni verso, in ogni nota, la primavera si rivela come un momento di magia e meraviglia, un tempo sospeso tra passato e futuro, in cui ogni cuore trova la rinascita e il rinnovamento. In ogni canto primaverile il richiamo alla vita si rafforza, diventa quasi un’armonia che si diffonde nell’aria e risveglia, insieme a quelle del corpo, anche le fibre dell’anima.

Oscar Wilde, con la sua profonda sensibilità, ci sussurra che “Eppure primavera è nell’aria”, un’essenza impalpabile che avvolge il cuore degli uomini e accende la speranza anche nei giorni più tristi.

A sua volta, il contadino narrato da Pavese, protagonista di un quadro rustico e poetico insieme, incarna il conflitto tra la coda dell’inverno, ancora nell’aria, e la promessa di vita che germoglia nei campi. È l’immagine struggente di un’anima in bilico tra passato e futuro, tra la nostalgia di ciò che è stato e l’attesa ansiosa di ciò che verrà.

Ma la primavera, con la sua magia intrinseca, sa trasformare ogni contrasto in armonia. Come scrive Rabindranath Tagore, essa è come un artista divino, che dipinge la terra con colori vividi e accende il cielo con il suo pennello d’oro. È un momento di pura poesia, nel quale in ogni fiore è presente la nota di una melodia eterna e ogni foglia è il verso di un poema cosmico.

Pablo Neruda, a sua volta, con la sua prosa incantata, celebra l’arrivo della primavera come un dono prezioso dell’Universo, un’opportunità per gioire della bellezza del mondo e per sentire l’essenza più profonda della vita. È un inno alla gioia e alla gratitudine, che risuona nei cuori di tutti quelli che sanno cogliere la magia di questo momento irrepetibile.

E quando Goethe e Hesse contemplano con occhi quasi mistici il meraviglioso risveglio della Natura, ci sentiamo rapiti dalla bellezza del mondo e dalle infinite sfumature della vita. Nei loro canti all’universo, tutte le voci più sensibili hanno un posto particolare, come le note che, in uno spartito, creano un’armonia perfetta. È una sinfonia di colori e profumi, di suoni e sensazioni, che ci avvolge in un abbraccio accogliente.

E così, mentre il tempo scorre e la primavera ci circonda, ci lasciamo trasportare dalla magia di questo momento unico, consapevoli di come ogni istante sia un dono prezioso da custodire nel cuore.

Spero che il mio entusiasmo per questa stagione renda l’idea del messaggio che voglio trasmettere nei miei articoli sulla primavera. In senso assoluto, la primavera, con la sua esplosione di colori e profumi, incarna la rinascita della vita sulla Terra. In tutti i sensi, è la Natura intera che si risveglia da un lungo sonno, pronta a esplodere in un tripudio di vitalità. Questa stagione è stata da sempre una fonte inesauribile di metafore, che ne esaltano la bellezza e il significato simbolico.

Dopo i mesi freddi e grigi dell’inverno, la terra riprende a vibrare di energia, gli alberi fioriscono, e i prati si ricoprono di colori vivaci. È come se la natura si liberasse di un vecchio abito per indossarne uno nuovo, fresco e radioso. È una metamorfosi nella quale il vecchio lascia spazio al nuovo e al bello.

Inoltre, la primavera è anche un momento di crescita e fertilità. È il periodo dell’anno nel quale la Natura dona i suoi frutti più rigogliosi, e gli animali si accoppiano per perpetuare la vita. Questo fervore vitale è simboleggiato dalle gemme che sbocciano, dai fiori che si aprono e dal cinguettio allegro degli uccelli che tornano a popolare il cielo. È come se la primavera portasse con sé una promessa di abbondanza e prosperità per il futuro.

Ma la primavera non è solo una questione di Natura e di cicli biologici. È anche uno stato d’animo, un’emozione che risveglia la gioia e la vitalità dentro di noi. È il momento nel quale il nostro spirito si rigenera, come se le tiepide brezze primaverili ci infondessero nuova energia. È il periodo dell’anno in cui l’amore e la passione sembrano fiorire insieme ai fiori, e i cuori si riempiono di speranza e desiderio.

In conclusione, la primavera è molto più di una semplice stagione: è il simbolo della rinascita, della crescita e della gioia. Le sue metafore sono un riflesso della bellezza e della potenza della Natura, e ci ricordano che anche noi possiamo rinascere e crescere insieme ad essa.

La prossima settimana si parlerà di Aprile e delle sue peculiarità e poi spiegherò in dettaglio perché la primavera sia la stagione delle diete ma nel frattempo auguro a tutti Voi e alle vostre Famiglie i migliori auguri di Buona Pasqua.