Scuola

Oggi primo giorno di scuola.
Passarono come un sogno quei tre mesi di vacanza in campagna!
Mia madre mi condusse questa mattina alla ‘Sezione Baretti’ a farmi inscrivere per la terza elementare: io pensavo alla campagna e andavo di mala voglia.
(Edmondo De Amicis, “Cuore”)

Resa dei conti.

Molti di noi pensavano, ormai da tempo, di arrendersi senza opporre la minima resistenza. La minaccia si sentiva nell’aria. Nuovi padroni apparivano all’orizzonte in quell’atmosfera autunnale nella quale un pallido sole ricordava appena la folgorante luminosità dell’estate. E con lui si indebolivano anche le nostre ultime speranze di farla franca. Loro, i nuovi signori, sfacciatamente consci del loro nuovo ruolo sociale si mostravano cordiali tra la folla. E pensare che fino a qualche giorno prima nessuno li avrebbe notati.

Conducevano vita semplice, erano andati, come tutti, al mare, si erano abbronzati, avevano indossato vestiti leggeri per difendersi dal caldo, qualcuno di loro si era fatto persino sorprendere a mangiare l’anguria…. ma ora le condizioni erano cambiate. Con il calendario dalla loro, avevano assunto quell’aria seriosa di chi sa cosa stia per accadere. Nei casi più sfacciati si arrivava alla ostentazione della classica cartellina in similpelle nera, massimo simbolo del nuovo status sociale.

Si erano già incontrati tra di loro nei giorni precedenti per concordare le strategie da seguire. In questa occasione erano stati dotati, dalla “base madre”, di un’arma che avrebbe mietuto numerose vittime tra noi ribelli nel corso dei mesi a venire e che era nota come “il REGISTRO“.

Ci sentivamo deboli, nessuna idea che ci venisse in aiuto, che ci aiutasse a capovolgere le sorti della battaglia. Come sempre, quando qualcuno sta per soccombere, gli sciacalli spuntano fuori e prendono forza. Sparsi in 3 o 4 punti strategici della città, avevano atteso tutta l’estate affacciati, con i loro negozi, le cartolibrerie, su quel fazzoletto di strada che delimitava il loro ambito lavorativo.

Erano loro la punta dell’iceberg che aveva la sua base più consistente nell’editoria scolastica, che a loro volta essi rafforzavano. Da qualche giorno era arrivato il loro momento. Non più vetrine con matite, gomme o quaderni a disegni prestampati da colorare ma esposizione di nuove cartelle, con tracolle, da portare in spalla, di nuovi astucci per penne e cancelleria professionale e poi la comparsa a tutta vetrina di quella tremenda scritta “libri per tutte le classi e scuole”.

Erano venuti allo scoperto! Traditori! Uno in particolare, tra di loro, incuteva quasi timore. Era il più agguerrito. Il più smaliziato di tutti. Ricordo ancora il suo nome, quasi un nome di battaglia: Teneriello.

Gentile d’aspetto e cortese nei modi, agli inizi di settembre, mutava. Come se gli fosse cresciuto il pelo e le sue fattezze fossero divenute quelle del Mangiafuoco di Pinocchio. Non mi sarei stupito se , nelle prime giornata di freddo, gli fosse uscito dalle narici, con il respiro, del fumo nero. Così alla fine avevamo dovuto arrenderci. Addio mattine passate a letto senza l’incubo della sveglia. Addio pomeriggi passati a giocare a pallone o al mare. Addio serate di corse in bicicletta. Si doveva sottostare alle regole inflessibili della grande matrigna: la SCUOLA.


Purtuttavia, ora, da “vecchio”, il mio punta di vista è cambiato. A scuola non si deve andare per passare il tempo. La scuola non è solo sacrificio, perseveranza, applicazione, ma anche entusiasmo, fascinazione e coinvolgimento emotivo. I ragazzi hanno bisogno di regole e limiti da rispettare e di spazi per discutere e riflettere.

Il principio di ogni sforzo educativo si basa sull’esempio e la scuola, anche se fondamentale al riguardo è il ruolo della famiglia, ha un compito importantissimo da assolvere. Uno studio approfondito, condotto dall’università dell’Illinois, sottolinea l’importanza dei momenti legati alla condivisione dei pasti in famiglia. Questi effetti positivi sarebbero legati al rispetto del rito del pasto, al tempo dedicato alla conversazione durante il consumo del cibo e all’essersi, pur momentaneamente, staccati da fonti di distrazione come i computer, la Tv e i telefonini.

In passato si predicava l’importanza del tenersi al corrente delle cose del mondo mentre oggi, anche i pionieri del mondo digitale, mettono in guardia dal rischio di un eccesso di stimoli in questo senso, stimoli di cui i nostri ragazzi, troppo spesso, sono vittime.

C’è però il pericolo che un eccesso di ansia legato alla scuola non faccia vivere l’esperienza scolastica in maniera serena, determinando anzi una forte avversione ad essa e appannando la naturale tendenza dei giovani alla crescita e all’emancipazione.

Nella eventuale cura di questi disturbi non è certo il caso di usare i farmaci allopatici. A questo fine ci viene incontro la floriterapia, specialmente se l’ansia blocca emotivamente lo scolaro. Un rientro sereno a scuola può essere facilitato anche dai rimedi floreali australiani.

Certo, passare dallo svago estivo ai banchi di scuola non è facilissimo, e per alcuni può essere un disagio che genera stress, paure e insicurezze. Si manifesta la fatica di fare i compiti, di stare seduti, fermi e attenti, per ore e ore. Subentra la paura delle interrogazioni, il dover sottostare agli obblighi degli orari e la necessità di provare a socializzare con nuovi compagni.

  • A stemperare questi disagi ci viene in aiuto Dog Rose, un fiore che aiuta soprattutto a rafforzare la fiducia in se stessi.
  • L’essenza floreale Crowea placa gli stati d’animo in subbuglio infondendo calma interiore.
  • Bottlebrush è, invece, il fiore più indicato per superare ogni tipo di cambiamento. Con esso diventa più facile l’accogliere e l’aprirsi a nuove esperienze.
  • Se invece diventa arduo concentrarsi, e la mente vaga in altre direzioni, il rimedio più adatto è Sundew, il fiore del radicamento che permette di focalizzare i dettagli.
  • Laddove la difficoltà a concentrarsi e a prestare attenzione fosse causata da una vivace iperattività, aiuta a trovare i giusti ritmi Black Eyed Susan.
  • Il problema è legato all’assimilazione di nuove nozioni? Allora ci viene in soccorso Paw Paw la cui essenza favorisce l’integrazione e l’apprendimento delle tante nuove nozioni ricevute.

La prossima settimana si continua…con la scuola.

One thought on “Scuola

  1. Molto piacevole la lettura del tuo articolo caro Angelo!! Interessante anche scoprire, per quanto mi riguarda, gli effetti benefici della floriterapia.
    Ciao

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