Cibo e sesso

Due cose ci salvano nella vita:
amare e ridere.
Se ne avete una va bene.
Se le avete tutte e due siete invincibili.

Tarun Tejpal

Cibo e sesso sono piaceri che vanno spesso di pari passo e non solo negli esseri umani.

Una recente ricerca sui moscerini della frutta ha rilevato che una molecola rilasciata dall’intestino di questi insetti, dopo un pasto, sposta la loro attenzione dalla “tavola” al “letto”. L’alimentazione che, per i moscerini maschi affamati, normalmente, è al primo posto rispetto al desiderio sessuale, se prevalentemente proteica, sposta la priorità di questi ultimi verso l’accoppiamento.

L’atto del nutrirsi non è sempre e solo legato alla necessità di alimentare il corpo. Intorno al cibo gira un universo di emozioni. Mangiare può diventare anche un modo per “riempire” dei vuoti esistenziali. È quasi scontato affermare che certi modelli alimentari siano riferiti ad esperienze avute durante la nostra infanzia in quanto è nota una stretta relazione tra cibo ed emozioni fin dalla nascita.

Il neonato beve il latte dal seno materno, creando un immediato feeling con la madre. In seguito il bambino inizia a mangiare in autonomia, ma sempre in “unione conviviale” con i suoi familiari. Questa connessione tra cibo ed emozioni non si interromperà più. Anche da adulti, l’affetto può essere comunicato attraverso lo scambio di un alimento: il regalo di un cioccolatino, ad esempio, può simboleggiare l’amore verso di noi da parte di chi ce lo offre.

Cibo, strumento di identificazione e di aggregazione, che gioca un ruolo importante nei nostri sentimenti e nelle nostre emozioni, che siano esse amore o odio, gioia o dolore, ansia o solitudine, angoscia o rabbia, indifferenza o piacere.

Peccato di gola

Non c’è piacere della gola fine a sé stesso, come non c’è il peccato di gola, ma c’è il piacere-peccato di cervello.

Del resto, che ci sia un legame tra cibo e amore è evidenziato dal fatto che all’inizio di una nuova relazione capita spesso di perdere l’appetito. Nel momento dell’innamoramento, infatti, siamo così euforici e “pieni” di felicità che non sentiamo il bisogno di appagamenti ulteriori ed ecco che il cibo perde buona parte della sua attrattiva.

Verrò, ma deve essere una cena seria.
Odio le persone che prendono i pasti alla leggera”
O. Wilde

Le donne sembrano essere più sensibili al corteggiamento quando sono a stomaco pieno e questo suggerisce che l’aver mangiato possa predisporle ad altre gratificazioni dopo quella del cibo. E tutto questo non sorprende visto che c’è un circuito nervoso ‘condiviso’ dallo stimolo al cibo e da quello al sesso”.

Il cibo resta sempre un fattore importante nella fase di corteggiamento in quanto è un mezzo efficace e piacevole per conoscersi e consolidare un rapporto di coppia. Lasciarsi andare a tavola è più facile, mangiando insieme ci si scambiano opinioni o pensieri che favoriscono il senso di intimità e tutto questo accade in modo più spontaneo che in altre circostanze della vita quotidiana.

Così come il cibo, anche il sesso è una fonte di gratificazione e di piacere ed entrambi sono bisogni fondamentali, indispensabili alla procreazione e alla sopravvivenza della specie. Inoltre, le sensazioni appaganti che si provano mangiando e facendo sesso coinvolgono la medesima area del cervello e comportano il rilascio dello stesso ormone: la dopamina.

La dopamina

E’ un neurotrasmettitore, ossia un mediatore chimico, che consente alle cellule del sistema nervoso di comunicare tra loro ed è legata a una sensazione di piacere e di appagamento.

Bassi livelli di dopamina possono causare depressione, rabbia, problemi di memoria e di apprendimento laddove, invece, livelli troppo alti possono comportare stati euforici e di perdita delle inibizioni fino ad arrivare a comportamenti psicotici e maniacali (disturbo bipolare).

La dopamina viene prodotta e rilasciata nell’organismo a seguito di stimoli piacevoli, ecco perché accade che persone con una vita sentimentale e sessuale insoddisfacente trovino spesso consolazione nel cibo.

Cibo, quindi, come arma di “seduzione di massa”.

Certo, durante una cena, la confidenza e l’ironia possono venirci più facilmente in aiuto ed è per questo che, se si è deciso di conquistare la donna della nostra vita, non è sbagliato cominciare con una cenetta romantica. Ma, se lo scopo è questo, meglio, per una volta, non accettare solamente il suggerimento del dietologo; una zuppa o un brodo farebbero intristire anche Afrodite in persona e non aspettatevi miracoli nemmeno quando mettete in tavola piatti conditi con solo burro, dall’aspetto triste e malinconico. Se poi andate in…. bianco, non meravigliatevi. Non ditemi che non ve lo avevo detto… fidatevi del Dr. Bianco.

Scelta del cibo a parte, rimangono validi i suggerimenti di sempre, ad esempio non parlare di continuo e non monopolizzare la conversazione ma dimostrare interesse per ciò che dice il partner. Importante, inoltre, scegliere bene anche il tipo di ristorante ed il suo aspetto e una volta al tavolo, fare accomodare la partner in modo che abbia lo sguardo rivolto alla sala, possibilmente con le spalle alla parete, per confermarle che si hanno occhi solo per lei. E mi raccomando…mai il “food porn”, espressione, questa, adoperata per indicare l’assurda pratica di fotografare il cibo che si sta per mangiare per condividerne l’immagine sui Social.

Quanto a Bacco, il vino può svolgere un ruolo seduttivo? Per secoli, poeti e scrittori ne hanno decantato le proprietà afrodisiache. Tra questi, ricordiamo Ovidio, secondo il quale “Il vino dispone l’uomo all’amore e lo rende pronto alla passione” e Cleopatra che veniva omaggiata dai suoi sudditi con del vino rosso. Il vino aiuta a sedurre a patto che si sappia creare la giusta atmosfera, fatta di candele, di una bella tavola e di luci soffuse. E ad ogni vino…..il suo cibo. Fondamentale sempre, bianco o rosso che sia, la qualità.

Verrebbe da dire che il colore dell’amore é il rosso. Rosso come il fuoco, come la passione. Il rosso è un colore ribelle, uno di quei colori che “spaventa”. È un po’ come l’amore, quindi: ti fa perdere la testa, ti fa incantare, ti fa innamorare e devi saperti lasciare andare. È da tutte, ma non per tutte. “Per sempre e per un giorno.” (William Shakespeare)

Dalla prossima settimana torneremo agli aspetti più squisitamente e direttamente nutrizionali, ma anche estetici.

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