Come vi ho anticipato nel precedente post, con la ricorrenza del mio “Venerdì Bianco del Dott. Angelo” , vi propongo un articolo attualissimo, scomodo ed oltremodo inflazionato.
Coronavirus e “Info-demia”
Circolano notizie incontrollate, farcite di informazioni frammentarie e confondenti. Si parla tanto di Coronavirus, troppo, anche un po’ a sproposito. Sembra che tutti sappiano già tutto, ma non è così.
Il Coronavirus, anzi più esattamente il COVID-19 provoca nei casi più gravi una seria infezione virale che ha colto tutti impreparati. Le istituzioni sanitarie, politiche ed economiche hanno faticato fin dall’inizio a valutare l’entità reale del problema, applicando norme via via sempre più restrittive, che hanno generato apprensione, paura e poi rabbia nella popolazione. Ciò avrebbe dovuto invece spingerci ad essere uniti, solidali, reciprocamente attenti ad aiutarci e proteggerci. Rimuovere il problema fingendo che non ci riguardi o, come opposto, renderlo l’unico pensiero dominante è illogico. C’è, esiste, e dovremo affrontarlo nel migliore dei modi, in attesa del vaccino.
Occorre diventare consapevoli, esercitare la pazienza, imparare la solidarietà e avere più empatia.
Da dietologo ritengo che troppa enfasi sulle proprietà salutistiche di alcuni prodotti alimentari possa distogliere le persone dall’adesione alle sole misure precauzionali scientificamente fondate. Il ruolo cruciale della nutrizione nella prevenzione e nel coadiuvare il trattamento di svariate patologie è assodato, nel contesto di uno stile di vita salutare.
Mi dissocio tuttavia dalle fantasiose teorie sulla capacità preventiva e curativa verso il coronavirus di alcune diete o di taluni cibi specifici, di integratori di vitamine e minerali, sovente pubblicizzate sui social, spesso false e prive di rigore scientifico.
È fondamentale insistere sulle precauzioni igieniche e sulla stretta osservanza dei provvedimenti di distanziamento sociale per limitare la diffusione del coronavirus. E’ indubbio che uno stile di vita salutare basato sulla dieta mediterranea unitamente a una regolare attività fisica moderata, ad un benefico riposo, ad eustress (quel tipo di stress positivo, inteso come quantità di stimoli indirizzati al nostro corpo e alla nostra mente che serve per mantenerci attivi e reattivi), è utile in linea di massima a mantenerci in buona salute e a preservare il funzionamento del sistema immunitario.
A costo di ripetermi però, è tassativo ribadire che queste abitudini salutari non impediscono il contagio da coronavirus. Anzi, si rischia di generare false aspettative, o peggio, di indurre le persone più facilmente influenzabili ad allentare le misure precauzionali, aumentando il rischio di esposizione al coronavirus.
Tutti noi medici dovremmo impegnarci a diffondere solamente le notizie tratte dalle più autorevoli fonti scientifiche o da istituzioni nazionali La scienza della nutrizione è di basilare importanza per la salute, ma mai come in questa fase occorre riaffermare che la corretta dieta è sì necessaria ma non sufficiente. Anche la dieta mediterranea non è la panacea contro il coronavirus e sull’argomento in questione ci sono ancora troppe aree grigie.
Personalmente, al termine della pandemia, rifletterei sulla necessità di ricorrere ad una seria educazione scolastica, per abituare le nuove generazioni all’importanza di una sana alimentazione, anche in veste preventiva.
Ecco un elenco di alimenti e sostanze nutritive indicati per una corretta alimentazione
- Lattoferrina.
- Prebiotici e probiotici.
- Spezie: curcuma, cannella, cumino, coriandolo, peperoncino.
- Bacche d’acai e bacche di Goji.
- Vitamina D, Vitamina C, vitamina E.
- Minerali: selenio, zinco.
- Polifenoli.
- Vino rosso.
- Olio extravergine di oliva.
- Semi oleosi.
- Frutta secca.
- Kefir.
- Verdure Crucifere e Crauti.
- Tofu e Tempeh.
- Pratiche pacificanti contro lo stress: meditazione e buone letture, ottimo antidoto alla immunosoppressiva paura.
Vi prometto di ritornare su questo argomento a tempo debito. Intanto seguiamo tutti questi semplici passi e le necessarie regole.