La dieta col Dietologo

Gli animali si nutrono,
l’uomo mangia
e solo l’uomo intelligente sa mangiare.
(Jean Anthelme Brillat-Savarin)

Proviamo a fare un po’ di chiarezza e a spiegare perché la prescrizione della dieta deve essere un atto medico.

Nutrition coach, health coach, mental coach, personal trainer, esperti in nutrizione, nutrizionisti, giornalisti, food blogger, chef stellati, scrittori.
Che siano competenti o no, sono tutte figure che possono dare consigli nutrizionali.

Per dietologo si intende invece un medico che, oltre ad aver conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia, si sia specializzato in Scienza dell’Alimentazione. A lui compete sia la diagnosi sia la prescrizione e l’elaborazione delle diete.

Questo distinguo non è una forzatura allo scopo di ribadire quale sia la normativa italiana.

Provo ad essere più esplicito riportando numeri.

Allo scopo di effettuare una classificazione dell’obesità dal punto di vista quantitativo, si ricorre a una valutazione antropometrica, basata sul calcolo dell’indice di massa corporea, il così detto Body Mass Index definito come BMI= peso (in kg)/altezza al quadrato (in m2).

Come calcolare il BMI o IMC | Obesita.org

In base al BMI è possibile distinguere diversi gradi di obesità.
Rientrano nei parametri di normopeso valori compresi tra 18.5-24.99.
Si parla di sovrappeso quando i valori sono compresi tra 25 e 29,9.
Trattasi di obesità di I grado quando tali valori oscillano tra 30 e 34,9.
Si definisce obesità di II grado se i valori sono tra 35 e 39,9.
Infine l’obesità è di III grado (obesità grave) quando i valori di BMI risultino superiori a 40.

Inoltre, in base alla distribuzione dell’adipe, si usa distinguere l’obesità centrale (prevalente accumulo adiposo a livello dell’addome e del tronco, più spesso associata a turbe metaboliche e cardiovascolari) dall’obesità periferica (più frequente nel sesso femminile, con predominante adiposità dei glutei e delle cosce).

Già nel 1948 l’Organizzazione mondiale della sanità ha catalogato l’obesità come una malattia. Oggi la “malattia” ha acquistato rilevanze mediche più severe e viene definita una patologia cronica multifattoriale caratterizzata dall’aumento della massa grassa cui si associa un significativo aumento di morbilità (diabete mellito di tipo 2 ed altri disturbi di tipo endocrino-metabolici, malattie cardiovascolari, ipertensione arteriosa, patologie osteoarticolari ecc.) con ridotta capacità lavorativa e, in assoluto, una conseguente riduzione dell’aspettativa di vita. Meno noto è il fatto che una condizione di obesità accresce la probabilità di gravi conseguenze in caso di malattie infettive.

L'Obesità, una patologia complessa , dedicato agli addetti ai lavori

La cosa è diventata ancora più evidente durante la diffusione globale del virus SARS-CoV-2 e nella conseguente pandemia di COVID-19 e, in questo contesto, è stato confermato lo stretto legame tra decessi per Covid e obesità. Uno studio della World Obesity Federation (Wof) ha mostrato che i tassi di mortalità sono 10 volte più alti laddove almeno il 50% della popolazione sia in sovrappeso. Al riguardo, però, reputo necessario sgomberare il campo da alcuni dubbi perché, sull’onda delle preoccupazioni, sono circolate (soprattutto in rete) alcune informazioni non supportate dall’evidenza scientifica.

La dieta in tempo di emergenza Coronavirus - Dott.ssa Carmen Biscaini

Intendo dire che nessuna dieta è in grado di metterci al riparo dall’infezione da Coronavirus né di contenerne i sintomi, in caso di contagio. E’ invece fondamentale, ed ormai improcrastinabile, fare una corretta prevenzione. Vorrei inoltre sottolineare, precisandolo meglio nei prossimi articoli, che possiamo comunque provare a rafforzare in modo naturale il sistema immunitario.

I numeri relativi alla suddetta condizione patologica sono, purtroppo, in costante aumento e le dimensioni del problema sono tali da porci ormai a considerare l’obesità una vera e propria epidemia per l’incremento dei numeri, in special modo nelle popolazioni ad elevato tenore economico (ma non solo).

Questa sindrome si manifesta come conseguenza di uno squilibrio tra introito calorico (assunzione di cibo) e spesa energetica (metabolismo basale, attività fisica e termogenesi) ed ha origine principalmente in fattori alimentari (abitudini alimentari contraddistinte da un consumo di cibi altamente energetici) ma anche comportamentali (sedentarietà e contesti moderni obesogenici).

Tutti questi riscontri ci devono far riflettere sulla necessità di intervenire precocemente fin dall’età scolastica, sul piano dell’educazione alla prevenzione, allo scopo di modificare stabilmente, laddove esso lo sia, uno stile di vita sbagliato (iperalimentazione, sedentarietà ecc.).

I dati riguardo al sovrappeso, nella popolazione scolastica, sono allarmanti. Nell’intera Europa l’obesità infantile è diventata un problema di salute pubblica, e, soprattutto da noi, urge una riflessione, in quanto, in Europa, ci collochiamo al terzo posto, come numeri, dietro a Cipro e Grecia.

In età scolare l’Italia ha una percentuale del 20.4 di bambini in sovrappeso e del 9.4 di bambini obesi, compresi gli obesi gravi, che rappresentano il 2,4%. I dati sono più elevati tra i maschi. Purtroppo, un bambino obeso ha un’alta possibilità di diventare un adulto obeso. Occorre invertire la rotta. La prevenzione dell’obesità deve essere un obiettivo strategico della sanità pubblica.

Obesità in aumento anche in Italia. Fattore di rischio per diabete e altre  malattie croniche - Diabete.com

Argomenti pertinenti l’importanza della sana alimentazione, la dieta mediterranea, l’educazione alimentare a scuola e la dieta ideale (esiste?) verranno affrontati nei prossimi articoli.

3 thoughts on “La dieta col Dietologo

  1. Ciao Angelo, l’articolo di oggi è davvero utile per far luce su un argomento che, spesso, viene preso sottogamba …. bene hai fatto a sottolineare la stretta relazione tra il cibo di cui ci nutriamo e l’eccesso dello stesso che, inesorabilmente e a tendere, porta problemi di salute, con patologie anche molto gravi….
    La chiarezza con cui tratti la tematica fa riflettere e, proprio per questo motivo, è necessario intraprendere uno stile di vita corretto!
    Grazie come sempre, caro Angelo, per le tue dritte!
    Buon lavoro e alla prossima, ciao Renata

  2. Gruselig, dass viele Kinder betroffen sind. Informationen in der Schule sind eine gute Idee. Die Kinder sollen lernen nicht die schlechten Gewohnheiten der Erwachsenen zu übernehmen. Lieber Dr. Bianco, ich bin gespannt auf den nächsten Artikel.

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