La pelle (terza parte)

Chi è venuto al mondo per ammaestrarlo seriamente
e nelle cose più importanti,
può dirsi fortunato di cavarsela con la pelle salva.
Arthur Schopenhauer

La pelle: un involucro da curare e coccolare

Riallacciandomi al discorso sul microbiota e sul dermobiota, posso asserire che anche una dieta troppo restrittiva diventa nociva e questo non solo per le ripercussioni che questa scelta ha sul microbiota. Se, ad esempio, la dieta è molto restrittiva dal punto di vista calorico, può verificarsi una perdita di massa magra e muscolare con la conseguente comparsa di evidenti segni d’invecchiamento, tra questi le rughe.

In sintesi: solo i veri professionisti del settore, dotati di un’etica professionale, possono comprendere i fattori scatenanti e con un lavoro di sinergia, previa diagnosi mirata dermatologica, essere in grado di trattare e controllare efficacemente i segni dell’invecchiamento cutaneo.

Nell’ambito del campo di mia pertinenza, sono convinto che un cambiamento drastico e rapido nell’alimentazione, se non richiesto da esigenze mediche, possa impoverire l’organismo causando seri problemi di salute e portando, tra l’altro, anche un invecchiamento precoce.

Per il benessere di tutto l’organismo, pelle compresa, è bene seguire sempre una dieta varia ed equilibrata, tenendo conto di allergie, intolleranze e patologie diagnosticate da personale medico qualificato. Possiamo asserire che non siamo solo ciò che mangiamo, ma mangiamo ciò che siamo (e conta anche il come e il quando). Proseguiamo con i comportamenti negativi da correggere

L’effetto dell’alcool sulla pelle

L’abuso di alcol (particolarmente nocivi i cocktail molto zuccherati) può compromettere la bellezza della pelle. Da una parte, l’alcol determina dilatazione dei vasi sanguigni, causando rossore e perdita della tonicità vasale, dall’altra, gli zuccheri, come già precisato, peggiorano lo stato infiammatorio.

Se assunto frequentemente, e in dosi smodate, l’alcol può inoltre danneggiare l’attività del fegato che così non è più in grado di garantire una efficiente eliminazione delle tossine con conseguente accumulo di scorie nell’organismo e questo, di certo, contribuisce a rendere la pelle opaca e spenta.

Se non ci sono altre severe controindicazioni e se è gradito, è meglio limitarsi ad assumere mezzo bicchiere di vino ai pasti, o, ancora meglio, o a pranzo o a cena.

L’effetto del fumo sulla pelle

Il fumo, più nello specifico la nicotina, è la principale causa di insorgenza delle rughe e di altre imperfezioni della pelle. Questo dipende dal fatto che il fumo induce una minore circolazione dell’ossigeno che, a sua volta, compromette l’elasticità e la lucentezza della pelle, rendendola più secca e spenta…..un motivo in più per smettere di fumare.

L’effetto dell’inquinamento sulla pelle

L’inquinamento, purtroppo, ha effetti drastici anche sulla salute della pelle. Si tratta di un fattore difficile da controllare perché inevitabilmente collegato al luogo in cui si vive. È così dannoso per la presenza di elementi tossici che aggrediscono la pelle del viso, creando una patina che compromette l’ossigenazione dei tessuti. Questo processo è detto “ipossia tissutale” e alla lunga, provoca l’invecchiamento precoce della pelle, la comparsa di irritazioni, di sfoghi allergici e di macchie sul viso e sul resto del corpo.

L’effetto del sole sulla pelle

Il sole è un’arma a doppio taglio per la nostra pelle. Bisogna pertanto avere la giusta cautela e applicare sempre la protezione solare, soprattutto nella stagione calda. Un’esposizione eccessiva ai raggi UV rischia di disidratare la pelle, provocando macchie e rughe.

L’esposizione al sole è fondamentale per la produzione di vitamina D, necessaria per la salute dei capelli, delle ossa e anche della cute. La Vitamina D è la regina del sistema immunitario. Spesso viene associata al benessere delle ossa e dei denti perché, aumentando i nostri livelli di calcio e migliorandone l’assorbimento intestinale, li rende più forti e resistenti. Ma la vitamina D non è importante solo per questo.

Più che una vitamina, potremmo definirla un pro-ormone che riveste un ruolo fondamentale riguardo al nostro benessere. Non casualmente, tutte le nostre cellule, ad esclusione dei soli globuli rossi, presentano sulla loro membrana cellulare il recettore VDR, ovvero il recettore per la vitamina D (Vitamin D receptor).

In ambito squisitamente dermocosmetologico, la vitamina D rafforza la funzione di barriera esercitata dalla cute, attenua i fenomeni infiammatori e associata alla vitamina E, lenisce gli stati irritativi attenuando le infiammazioni.

La sintesi cutanea copre circa l’80% del fabbisogno di vitamina D. L’apporto alimentare è meno importante e deriva dall’introito alimentare, per lo più, di alcuni pesci grassi quali aringhe, sgombri, salmoni (meglio se pescati), e loro sottoprodotti come gli oli di pesce, tra i quali il famigerato, per i diversamente giovani, olio di fegato di merluzzo.

Non secondari, per la stessa funzione, anche il tuorlo d’uovo, il fegato di molti animali, i funghi (sempre se esposti ai raggi ultravioletti) e i cibi artificialmente supplementari. E se, anche per amor di pelle, provassimo a sbarazzarci delle emozioni negative?

L’effetto dello stress sulla pelle

Le emozioni sono il cibo della mente ed è fuori discussione che esista una connessione mente-corpo cosicché, se stress e pensieri negativi prendono il sopravvento, la cosa si ripercuote sui nostri organi. E non ci vuole molto per capire che la pelle, di gran lunga l’organo più grande del nostro corpo, sarà la prima ad essere coinvolta.

La prossima settimana parleremo ancora dell’influenza esercitata dal nostro stile di vita sul pianeta Pelle.

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