Alimenti funzionali

È terribile vivere in un mondo di spot pubblicitari di dieci secondi,
dove tutti ti spingono a comprare qualcosa,
a fare qualcosa, o a pensare qualcosa.
In passato, gli esseri umani
non subivano una tale aggressione.

E penso che questi continui attacchi
abbiano reso l’uomo eccessivamente arrendevole.
Estromessi dall’esperienza diretta,
estromessi dai nostri sentimenti
e talvolta persino dalle nostre stesse emozioni,
assumiamo troppo prontamente
il punto di vista offertoci e che non è il nostro.
(Michael Crichton)

Alimenti funzionali. Functional foods. Healthy food


Nella sua accezione più ampia, si tratta sempre di cibo sano, che fa bene all’organismo, sia per le proprietà benefiche che sono stata aggiunte, nel caso dei cibi “rich in”, sia nel caso dei prodotti “free from”.

Mi piace aprire il blog con una considerazione personale, molto istintiva: perché dare sempre la colpa delle nostre cattive abitudini agli altri, non è forse questa una forma di ipocrisia?
A livello alimentare, siamo la patria della Dieta Mediterranea, una dieta pluripremiata in USA, ad esempio, ma poi, nella dietologia da salotto, tra le cause del sovrappeso, riconosciamo facilmente le colpe di bibite e alimenti quali la Coca Cola e i Mc Donalds.

Ma perché siamo così disposti ad accettare ragionamenti sbagliati come questi ? Non sarebbe meglio, invece, fare noi del proselitismo valorizzando le nostre eccellenze? Già….sempre colpa degli altri….
Dopo questa doverosa riflessione, provo ad interrogarmi, non solo sugli integratori ma anche sugli alimenti-farmaco.

Alimenti arricchiti.

Ma sono buoni? C’è da fidarsi? L’industria che progetta e poi produce questi alimenti lo fa, ovviamente, per averne un guadagno, il che mi sembra legittimo. Ma si tratta di un semplice business o le sostanze aggiunte hanno una reale efficacia?

Non mi stancherò mai di ripetere che, per chi ha la fortuna di non avere patologie e di essere nato nella nostra penisola, e ha il tempo, il modo e l’amore di rispettarne la tradizione alimentare, la sua stagionalità, e lo stile di vita dei nostri nonni negli anni ’60, tutto quanto sto per scrivere potrebbe rivelarsi superfluo. A patto, però, che si rispettino il più possibile i dettami della Dieta Mediterranea, altrimenti…

Dai biscotti arricchiti con ferro e vitamine del gruppo B, ai succhi di frutta integrati con antiossidanti, alle patatine con vitamina C, i cosiddetti “functional foods”, o alimenti funzionali, sono il nuovo dettato dello stile alimentare sano.

Come orientarsi in questa giungla?

Non si tratta ovviamente di integratori ma di veri e propri alimenti (il latte, lo yogurt, il pane, i succhi di frutta) che sono, o naturalmente funzionali (si tratta di alimenti che contribuiscono a ridurre il rischio potenziale di insorgenza di alcune patologie, migliorando lo stato di salute e di cui è stata dimostrata scientificamente la capacità di agire positivamente su una o più funzioni fisiologiche), o trattati per ridurre, incrementare, o eliminare, un determinato composto bioattivo.

Una caratteristica indispensabile dei cibi funzionali, o Functional Foods, consiste nel fatto che essi devono
rientrare nelle normali abitudini alimentari e che le loro funzioni benefiche devono essere apprezzabili se assunti nelle quantità previste da un normale regime dietetico. A rigore, vengono definiti alimenti funzionali , o anche naturali, gli alimenti caratterizzati dalla presenza di sostanze benefiche naturalmente presenti, ad esempio la frutta secca, l’olio evo e il pesce azzurro.

Ulteriore distinguo:

  • Elementi Fortificati: ovvero alimenti che vengono arricchiti di nutrienti diversi da quelli di partenza in modo da colmarne i deficit nutrizionali. Un esempio è il sale iodato, ma anche gli alimenti addizionati di vitamina D.
  • Elementi arricchiti. Gli alimenti arricchiti presentano una concentrazione maggiore di un nutriente già presente in quel determinato prodotto prima della lavorazione. Esempio, il latte con calcio extra o il succo di arancia arricchito di vitamina C.
  • Elementi Supplementari: essi vengono arricchiti di un nutriente extra, vale a dire non presente naturalmente. È il caso delle uova addizionate con acidi grassi Omega 3, ma anche del latte.

Domanda lecita: gli alimenti fortificati fanno male?

Prendiamo l’esempio dello iodio. Esistono diversi alimenti, arricchiti con iodio, in grado di evitare una carenza di questo minerale in chi non vive vicino al mare e nelle persone che non mangiano pesce. Lo iodio si rivela un minerale importante per la funzionalità tiroidea, riuscendo a tenere sotto controllo la produzione ormonale e favorendo l’espletamento di moltissimi processi metabolici.
Analogo è il discorso quando parliamo di alimenti fortificati con acido folico, ovvero arricchiti con la vitamina B9, con l’obiettivo di promuovere la crescita del feto ed evitare danni al tubo neurale.
Ma ancora, alimenti fortificati con vitamina D che promettono di favorire l’assorbimento del calcio, rinforzare le strutture ossee e ostacolare l’insorgenza dell’osteoporosi.

Superfood

Non vi è invece una definizione vera è propria di superfood. Questo termine viene utilizzato prevalentemente nel campo del marketing ad indicare alimenti di origine vegetale, poco lavorati, naturalmente ricchi di nutrienti, il cui consumo può avere effetti benefici sull’organismo.

Si tratta di un concetto simile a quello dei functional foods, nei quali essi possono essere fatti rientrare a tutti gli effetti. Spesso il superfood viene ad essere associato ad alimenti come mirtilli, bacche di goji, semi di chia o a spezie come lo zenzero e la curcuma.

Da annoverare, nel filone degli alimenti funzionali, non solo i cibi cosiddetti “rich in”, ovvero con proprietà benefiche che sono per lo più state aggiunte, ma anche i prodotti “free from”, cibi in cui è stato ridotto o eliminato un componente (per esempio formaggio a basso contenuto di grassi). Tra questi ultimi, spiccano sicuramente quelli senza glutine e senza lattosio.

L’elemento che accomuna tutti questi “distinguo” è la necessità di una nuova consapevolezza alimentare.
Ricordiamoci che molto del nostro benessere, e della nostra salute, si conquista a tavola.

Il prossimo venerdì parleremo di pubblicità verde, green claims, nutraceutica….

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