La Dieta Empatica alle Terme

Io non risolvo i miei problemi.
Correggo i miei pensieri.
E i miei problemi si risolvono da soli.
(Louise Hay)

La Dieta Promessa e le Terme

Riprendiamo il concetto filosofico che sottende la mia proposta dietetica anche in ambiente termale. Questa filosofia implica un rapporto empatico e collaborativo con i pazienti.

La dieta empatica mette l’accento non solo sulla scienza della nutrizione ma anche sull’aspetto psicologico e sulla comprensione delle esigenze e delle sfide particolari dei singoli pazienti. Questo approccio tiene conto delle emozioni e della relazione con il cibo, favorendo un rapporto sano e positivo con l’argomento “alimentazione”.

L’aspetto per così dire “umano” della questione sottolinea l’importanza del coinvolgimento personale nel processo di gestione della dieta del paziente .

Questo approccio crea un ambito di supporto e di fiducia nel quale i pazienti si sentono compresi e sostenuti nel loro percorso verso uno stile di vita alimentare più sano. La negoziazione delle “complicità” nutrizionali implica un approccio collaborativo ovvero il definire obiettivi dietetici realistici e sostenibili, tenendo conto delle preferenze individuali. Questo rende la dieta un processo partecipativo e personalizzato.

In questo modo, la dieta non si limita a fornire un elenco di cibi da evitare, o da consumare, ma offre un supporto emotivo che aiuta i pazienti a gestire l’aspetto psicologico di una particolare scelta alimentare.

Questo è un aspetto piuttosto rilevante perché in molti casi anche le emozioni influenzano le scelte alimentari. L’approccio empatico, e basato sulla collaborazione, favorisce la consapevolezza alimentare e la sostenibilità di una dieta.

In questo modo è più facile che il paziente non si limiti a una dieta di breve durata ma sviluppi abitudini alimentari positive e soprattutto, destinate a durare nel tempo.

Questa proposta, per mia esperienza, può portare a risultati migliori perché maggiormente incentrata sulla comprensione delle esigenze e delle aspettative del paziente. I pazienti si sentono coinvolti nel processo decisionale e si impegnano attivamente a raggiungere obiettivi dietetici realistici.

In conclusione, questo approccio mette il paziente al centro del processo e favorisce il benessere complessivo, offrendo il supporto emotivo necessario a un percorso dietetico di successo. La dieta non dovrebbe essere vista come uno strumento per una veloce perdita di peso ma come un’opportunità per sviluppare un rapporto sano e responsabile con il cibo. Essa deve essere personalizzata, tenendo conto delle esigenze individuali e dei gusti personali. È importante capire che l’obiettivo non è la rapidità del risultato ma un cambiamento di lungo termine nello stile di vita. L’obiettivo “etico”, vista la breve durata del soggiorno, è un intervento strategico sul piano dietetico e non una effimera ed illusoria, nonché veloce, perdita di peso.

Si deve stimolare il paziente a sviluppare un orientamento critico e responsabile nel suo rapporto con il cibo. La dieta è da intendere come educazione alimentare, unico strumento consapevole per dimagrire. Il sovrappeso e l’obesità, pur curabili, sono “malattie” con ragioni complesse. Non bisogna sottovalutare il fatto che tutte le diete hanno, nel medio periodo, un indice di fallimento elevatissimo. Non mi stancherò mai di ripetere che serve una svolta drastica riguardo agli stili di vita sbagliati e in seguito, una sorveglianza vigile del risultato ottenuto che si deve cercare di far durare per tutta la vita. Altro che diete stravaganti e draconiane.

La dieta dovrebbe, altresì, essere elaborata in modo personalizzato, in base al reale fabbisogno della persona e rispettandone il più possibile i gusti. Andrebbe poi regolarmente rivisitata nel tempo.

La motivazione è un elemento chiave nel successo del trattamento a lungo termine. Poiché la perdita di peso richiede tempo, è essenziale stabilire una buona relazione tra il paziente e il dietologo. Il medico termalista dietologo ha la responsabilità di valutare lo stato generale di salute del paziente e di prescrivere un piano dietetico personalizzato. Questo piano dovrebbe considerare le abitudini alimentari esistenti e mirare a incoraggiarne di più sane. Se si ha la fortuna di trovare un medico che riesca anche a fornire una dieta personalizzata, da continuare a domicilio, magari aumentando il sostegno emotivo con la floriterapia e monitorandone i progressi con un lavoro quasi da “coach dietologico” a distanza, allora non ci sono più alibi.

Rallentamento dei Ritmi di Vita

La vita moderna è spesso caratterizzata da un ritmo frenetico all’interno del quale le persone hanno poco tempo per mangiare e masticare il cibo in modo adeguato. Questo può avere effetti negativi sulla digestione. Rallentare il ritmo, concedendosi il tempo per sedersi e gustare il cibo, è fondamentale. Una masticazione adeguata contribuisce a una migliore digestione, perché fa iniziare la scomposizione chimica dei cibi nel cavo orale, rendendoli poi più facili da digerire nello stomaco e nell’intestino.

L’atteggiamento mentale nei confronti dell’alimentazione può influenzare notevolmente il successo di una dieta. Il modo in cui si affronta il cibo, le emozioni connesse all’alimentazione e le abitudini alimentari, giocano un ruolo cruciale. Spesso, mangiare sotto stress o condizionati da uno stato d’animo negativo può portare a scelte alimentari poco salutari. Sviluppare un atteggiamento positivo verso il cibo, basato sulla consapevolezza e sulla moderazione, può aiutare a mantenere una dieta equilibrata e a raggiungere gli obiettivi di salute che ci si prefigge. La qualità del cibo è essenziale per la salute. Scegliere cibi freschi e integrali, evitando cibi altamente processati e ricchi di zuccheri aggiunti e grassi saturi, contribuisce a migliorare la salute generale. La stagionalità dei cibi è importante perché i cibi di stagione spesso sono più nutrienti, oltre che più gustosi. Inoltre, quando sono prodotti localmente, riducono l’impatto ambientale dovuto al loro trasporto.

In sintesi, l’approccio alla dieta dovrebbe essere incentrato sulla moderazione, sulla consapevolezza e sulla scelta di cibi di alta qualità. Tutto questo non solo contribuirà al benessere fisico, ma anche a una migliore gestione dello stress, poiché un corpo sano è meglio in grado di affrontare le sfide quotidiane.

Non mi dilungo ulteriormente sull’argomento, ma sarebbe anche da affrontare il tema delle Terme come luogo di relax e stimolo alla produzione di endorfine, tema molto ampio e interessante.

Stress e Insonnia

Altro argomento importante e complesso, è quello relativo a Stress, Insonnia e Microbiota.

L’armonizzazione tra terapie termali, alimentazione equilibrata e attività fisica non solo è auspicabile ma diventa cruciale agli effetti del mantenimento di uno stile di vita sano. Le Terme, in questo contesto, diventano un luogo sacro nel quale le tre componenti citate si fondono in un unico percorso verso l’obiettivo del benessere totale.

In conclusione, l’abbraccio delle lenzuola all’inizio della notte segna anche l’inizio di un viaggio verso questo traguardo, viaggio durante il quale il corpo riceve cure e attenzioni.

Non dobbiamo mai trascurare l’importanza dell’ascoltarci, del prenderci cura di noi stessi e del cercare il benessere in ogni sua sfumatura. Le Terme sono il luogo della rinascita, un rifugio per l’anima e un santuario per il corpo.

Rappresentano un viaggio verso la migliore versione di noi stessi, un percorso che vale la pena di intraprendere.

La prossima settimana continueremo ad esorcizzare lo stress….raccontandolo

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