La Befana

Domani, 6 gennaio, è la giornata mondiale del
Da domani inizio la dieta
detto con tanto coraggio

e poca convinzione.

Nella quiete dell’Epifania, quando anche l’aria sembra intrisa di magia, emerge dal passato una figura misteriosa, avvolta nella polvere delle leggende e della dolce melodia dell’inverno, la vecchia signora delle notti di gennaio: la Befana.

La sua figura, gracile e curva, tesse la trama di un racconto antico che attraversa i secoli e le generazioni. Con la scopa, compagna dei suoi viaggi notturni, la Befana si fa strada nel buio come una stella errante, portatrice di doni avvolti in stoffe colorate e legati con nastrini d’argento. Il suo abito, consumato dal tempo, racconta storie di feste passate e di serene serate invernali.

Ed è con un sospiro lieve che questa vecchia signora, custode delle tradizioni, si affaccia dai camini, varcando la soglia tra il reale e il magico. I focolari si accendono di una luce tremolante, mentre il profumo di legno bruciato e di spezie danza nell’aria, segnando il suo arrivo con una borsa piena di sorprese.

Nelle mani rugose, tiene con cura la calza, simbolo di attese e desideri. La riempie con dolci, frutta e piccoli tesori, dispensando a ogni passo generosità e meraviglia. E mentre le stelle custodiscono il segreto di questa notte, la Befana si fa messaggera dell’Epifania “che tutte le feste porta via”, come recita il proverbio. Così, tra il calore degli abbracci familiari e la dolcezza dei momenti condivisi, la Befana entra nel cuore di chi la accoglie, trasformando la notte in un canto di stelle e di ricordi.

La sua figura, illuminata dalla luce della tradizione, continua a danzare nei secoli, portando con sé il dono di quella magia che solo questa ricorrenza sa regalare. La calza, tessuta con fili di speranza e di sogni, diventa il simbolo della notte dell’Epifania. Appesa con cura ai camini, è parte di un piccolo teatro dell’attesa, un palcoscenico sul quale si svolge il misterioso spettacolo della Befana. I bambini, con gli occhi scintillanti di curiosità, attendono con trepidazione il momento magico in cui potranno finalmente aprire il loro dono.

Quando la Befana fa il suo ingresso silenzioso, i piccoli cuori battono all’unisono e il fruscio della sua veste è un sussurro di incanto. La calza, piena di promesse, sembra quasi animarsi tra le mani impazienti dei bimbi. E quando, finalmente, la calza viene aperta, è come se un frammento di cielo si riversasse in quelle piccole mani. Dolci profumi di cioccolato e di caramelle si spandono come melodie zuccherine, e piccoli giocattoli colorati svelano il loro splendore. I bambini, con gli occhi sgranati di stupore, si abbandonano alla gioia di un mondo incantato, fatto di dolcezza e fantasia.

Non solo dolci e caramelle

Ma c’è anche il lato “misterioso”……..la prospettiva della cenere e del carbone, destinati a coloro che forse proprio bravi non sono stati. La Befana li sa riconoscere e così, per quei cuoricini un po’ scapestrati, la calza può riservare una sorpresa diversa: la cenere e il carbone, simboli di un richiamo, comunque affettuoso, a comportamenti migliori. Ma, anche in questa lezione, la Befana si rivela saggia e compassionevole perché il carbone può essere una promessa di cambiamento, un invito a coltivare la bontà e a ritrovare la strada della buona condotta.

La calza, dunque, diventa un piccolo universo di insegnamenti, nel quale ogni dono porta con sé il potere di trasformare, di educare con dolcezza e di nutrire, l’anima dei piccoli grazie alla saggezza di una tradizione che continua nel tempo.

E voi adulti, che vi condannate spesso a diete drastiche, cosa avete trovato nella calza? Con il canto della Befana che va svanendo nell’aria, il sipario si chiude su un periodo di festa e abbondanza. Mentre i bambini si deliziano ancora con le leccornie trovate nelle calze, per voi il nuovo anno si annuncia con un richiamo al rigore e alla moderazione. È giunto il momento del bilancio, della riflessione e dell’attesa per le sfide che l’anno appena iniziato ci riserverà. La Befana, con la sua scopa magica, si allontana nel cielo notturno lasciando dietro di sé il ricordo di dolci momenti condivisi.

Diete post-Befana

Ma ora, la sua partenza, segna l’inizio di un nuovo capitolo, di un periodo in cui il rigore e la disciplina diventano protagonisti. È il tempo delle risoluzioni, della promessa fatta a sé stessi di adottare stili di vita più sani ed equilibrati. Il festoso banchetto della Befana si dissolve lasciando spazio a comportamenti più virtuosi riguardo a nutrizione e salute. Le leccornie lasciano il posto alla frutta fresca, a verdure croccanti e a pasti leggeri. Un controllo più attento delle porzioni diventa la chiave per una routine alimentare più consapevole, fatta di scelte salutari e ponderate. Il periodo che segue all’Epifania diventa quindi un’opportunità di reset, un invito a prendersi cura del proprio benessere con lo stesso trasporto con cui si è accolta la trasgressione delle Feste.

Le diete post-Befana non sono soltanto una rinuncia, ma una celebrazione della consapevolezza, un modo di onorare il proprio corpo e la propria salute. E mentre la Befana va scomparendo nel cielo notturno, lasciando dietro di sé un richiamo all’ordine e a regole sane, sentiamo che la sua lezione ci accompagna. La sua scopa, simbolo di pulizia e purificazione, ci guida nella nostra personale epifania quotidiana, spingendoci ad abbandonare le vecchie abitudini e ad abbracciare nuovi inizi con spirito di resilienza e determinazione.

Così, con l’immagine della Befana che va scomparendo all’orizzonte, affrontiamo questa nuova fase con la consapevolezza che, anche in essa, la magia continuerà a risiedere nella capacità di accogliere il cambiamento e di iniziare il nuovo anno con spirito positivo.

Conclusioni

Dunque da domani basta con dolci e dolcetti ma più frutta a verdura; questo è il consiglio del vostro “Befano” Dr. Bianco.

Il blog si prende una settimana di riflessione riguardo all’argomento appena esposto e riprenderà tra due settimane. Tratteremo un argomento che ha a che fare ancora con la dietologia e l’attenzione alle sue problematiche.

2 thoughts on “La Befana

  1. Cosa mangiare dopo l’abbuffata natalizia di questi giorni.E’ il solito ritornello di ogni anno: lacrime di coccodrillo? Il periodo natalizio è occasione di festa e condivisione,si sa,e ogni momento è buono, soprattutto in quei giorni,appunto,per gustare pranzo e cena più abbondantemente.Attirati dalle lusinghe di amici e familiari risulta facile debordare e sconfinare.Anche se i latini confortavano nel dire ” semel in anno licet insanire”tuttavia può andar bene per chi non avrebbe bisogno,a mio parere,di guardarsi dall’ eccedere.Ma si sa che dopo arriva il momento di bilanci e …di bilancia.E là dove ci si accorge di aver commesso più di qualche “errore”sappiamo già a chi rivolgerci : al proprio dietologo,naturalmente.E chi meglio del nostro,il dott Bianco,pronto a venirci incontro e a “correggere”quegli errori con una dieta ad hoc disintossicante e depurativa.Il Nostro ,la cui competenza professionale ed esperienza decennale certissimamente non abbisogna di presentazioni, saprà consigliare e personalizzare,non senza un adeguato e perfetto screening psicologico personalizzato a supporto,particolari diete che permetteranno certamente di garantire un ritorno alle sane abitudini alimentari (o regime alimentare pre-festività natalizie) in base alle condizioni del paziente e agli obiettivi da raggiungere.Insomma,meno male che esistono tali professionisti che ci richiamano a precisi doveri di bilanciate abitudini o scelte alimentari la dove ,soprattutto in questo periodo,le regole per una sana e controllata nutrizione vengono di solito facilmente disattese.Pertanto ringrazio il dott Bianco per i suoi numerosi interventi a guardia del nostro benessere psicofisico e che con tanta alacrità arricchisce puntualmente questo blog dei suoi suggerimenti illuminanti del quale,grazie al Nostro,ci sentiamo ottimamente guidati .A dott Bianco il mio grazie e buon anno e …alla prossima. Cosimo Capogrosso.

  2. Caro Befano 🙂 Ich wünsche Ihnen ein wunderbares Jahr 2024. Welch eine nette Geschichte. So gute Bilder dazu. Es war wieder eine Freude, den Artikel zu lesen

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