Olio (seconda puntata)

Ora mi trovo nella terra del grano
del vino, dell’olio e del sole.
Cos’altro può volere un uomo dal cielo?
Thomas Jefferson

Olivo: esempio di altruità e genuinità

Oggi dovremmo un po’tutti imparare dall’olivo l’arte dell’accoglienza e del rispetto altrui. Sempre ieratico e sacro per le popolazioni contadine, che in lui hanno sempre confidato, è fulgido esempio anche per gli altri vegetali. Tutor, apporta riparo e ristoro per i nodosi castagni e concede domicilio dentro il suo protettivo tronco all’esile e profumatissimo alloro.

Dettagli nutrizionali

Non c’è dieta mediterranea senza olio di oliva. I polifenoli sono tra le componenti che conferiscono all’olio il sapore caratteristico, peculiare della zona di provenienza. Nettare di alta qualità e genuinità, rende ogni cibo prelibato. Il 96-98% dell’olio è contenuto nella polpa. Solo il 2-4% è contenuto nel seme. I grassi dell’olio di oliva sono monoinsaturi per il 74.5%, polinsaturi per l’8.8% e saturi solo nel 16.2%.

Re della tavola. Olio evo è un grasso che fa bene!

Migliora il metabolismo e, alcune molecole aromatiche in esso contenute, stimolano il senso di sazietà e apportano gusto. Attenzione però alle quantità. Ha un elevato apporto calorico. Non bisogna eccedere con le dosi. Per godere dei suoi preziosi benefici e condire con gusto i piatti, sono sufficienti 3-4 cucchiaini al giorno, meglio se a crudo. Da precisare, tuttavia, che un buon olio evo è più saporito rispetto agli altri e pertanto siamo inclini a usarne molto meno a crudo. Il sapore dell’olio d’oliva è gradevole. Tuttavia, alla qualità gastronomica, come già sosteneva Orazio, è importante esaltarne anche la proprietà fisiologica. Ben digeribile, infatti, migliora lo svuotamento duodenale e non provoca fastidiosi disturbi dispeptici postprandiali. Del resto, quando un alimento è ben accetto al palato, anche le secrezioni digestive migliorano. Non modifica l’ambiente acido dello stomaco. Limita il reflusso esofageo e dona regolarità all’intestino esercitando blanda azione lassativa, più efficace a digiuno. Favorisce inoltre la produzione e la secrezione di bile riducendo l’incidenza di calcolosi biliare.

Non è finita qui! L’olio evo è una miniera di vitamine e di polifenoli (sostanze antiossidanti), che lo rendono un alimento efficace anche per la prevenzione di svariate patologie.

Polifenoli

Tra i tanti polifenoli ricordiamo: l’oleocantale (che conferisce un gusto piccante all’olio) dalle spiccate proprietà antinfiammatorie e vasoprotettrici e l’oleuropeina (che ne caratterizza il retrogusto amarognolo) con proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e immunomodulanti. Alleato della nostra salute: aiuta a mantenere sotto controllo tutto il sistema cardiovascolare. Antiaggregante piastrinico, previene la formazione di coaguli e di trombi, anche grazie alla sua capacità di ridurre il livello di colesterolo totale e la sua frazione LDL (colesterolo cattivo) senza deprimere la frazione HDL (colesterolo buono). A tal proposito la Food and Drug Administration ha autorizzato le campagne che indicano l’olio evo come nutrimento capace di ridurre il rischio di disturbi alle coronarie.

Recenti studi epidemiologici hanno confermato che l’olio extravergine possa avere benefici effetti anche contro patologie di tipo degenerativo, quale l’Alzheimer. Elisir di giovinezza per la mente, sembrerebbe avere azione protettiva sull’invecchiamento del cervello. Tale peculiarità pare sia ascrivibile non solo ai grassi monoinsaturi, ma anche ad altri composti, quali la vitamina E, i polifenoli, fitosteroli e carotenoidi, ben rappresentati nell’olio evo.

Il suo già ricco bagaglio terapeutico si accresce con il passare del tempo. Nuove ricerche suggeriscono doti già presunte, ovvero che potrebbe aiutare a ridurre il tumore al seno e il rischio di sviluppare una patologia maligna al colon.

Modalità di assunzione

Assieme al riconoscimento medico sono arrivate anche le modalità di assunzione per trarre benefici da questo potente antiossidante. Secondo la FDA è sufficiente ingerire ogni giorno ed entro massimo 12/18 mesi dall’estrazione, 2 cucchiai di olio evo al giorno.

L’olio evo è raccomandato nelle diete degli sportivi come insostituibile riserva di energia e per il suo corredo di antiossidanti naturali. Si sa: ogni attività muscolare intensa provoca incremento del consumo di ossigeno e formazione di radicali liberi.

E’ indicato anche alle mamme per inserirlo nella dieta del bambino al momento dello svezzamento (solitamente a partire dal quarto mese), quando, sostituendo un pasto di latte con uno contenente alimenti diversi come cereali, vegetali, carne, è consigliabile effettuare un’ integrazione lipidica.

Olio evo in estetica

Ultima particolarità: i principi attivi contenuti nell’olio di oliva lo rendono prezioso alleato per la cura e per la bellezza della nostra pelle. Squalene, fitosteroli e tocoferoli hanno, infatti, una funzione emolliente, protettiva, ammorbidente e seborestitutiva per la pelle. L’ostacolo più serio al suo uso in cosmesi e nei massaggi è solo l’odore che può risultare fastidioso. Il problema è stato superato con nuove formulazioni arricchite di poche gocce di un olio essenziale aromatico.

Superfluo ripetermi: l’etichetta di “virtuoso”, gli si addice. Sarebbe interessante riproporre il quantitativo in etichetta degli antiossidanti presenti al momento dell’imbottigliamento, per dimostrare la riflessione e l’interesse verso un prodotto che non ha paura di attestare la sua vera carta d’identità. E’ logico che un più alto numero di partenza degli antiossidanti naturali dell’olio testimoni le buone modalità di raccolta delle olive, il corretto trattamento ed anche il periodo possibile di conservazione.

Conservazione

Da precisare che gli antiossidanti sono sostanze molto labili. La loro presenza può essere vanificata da una cattiva conservazione casalinga. Per questo motivo l’olio va protetto dal calore e dalla luce diretta (preferibile le bottiglie di vetro scuro anche foderate con carta stagnola, per evitare che luce e calore ossidino i principi attivi, rendendoli salutisticamente inefficaci).

Attenzione all’etichetta

Occorre chiarezza nell’etichettatura per evitare di esporre il consumatore alla possibilità di “falsi” extravergini, di falsi “made in Italy”. Tra i consigli per meglio districarsi: il marchio DOP, Denominazione d’Origine Protetta, identifica la denominazione di un olio la cui produzione, trasformazione ed elaborazione hanno luogo in un’area geografica determinata e caratterizzata da una perizia riconosciuta e constatata. Il marchio IGP, Indicazione Geografica Protetta, sottende che il legame con il territorio è presente in almeno uno degli stadi della produzione, della trasformazione o dell’elaborazione del prodotto.

Venerdì prossimo concluderò la trilogia sull’olio.

2 thoughts on “Olio (seconda puntata)

  1. Wieder ein interessanter Artikel. Für mich ist Olivenöl der Inbegriff von Italien. Ich freue mich auf den nächsten blog

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