La cellulite (seconda parte)

In spiaggia è più facile ostentare il cellulare che nascondere la cellulite!
Eros Drusiani

Finalmente, con il sole che comincia a scaldare, possiamo scoprire le parti del corpo rimaste nascoste sotto gli abiti per tanti mesi…, immergerci in qualche attività fisica all’aria aperta, spingerci fino al mare…

Talvolta, però, specialmente per le donne, dietro l’angolo, c’è la classica sgradita sorpresa: le forme non sono proprio quelle che ci si ricordava di avere, c’è qualche rotolino di troppo e, soprattutto, c’è la solita, antiestetica cellulite che si credeva debellata ed è forse ancora più evidente di quanto non lo fosse la scorsa estate. Per quest’anno ormai non possiamo farci nulla ma….

Chiudiamo l’argomento sulla cellulite con cenni sulla prevenzione e la terapia.

La cellulite andrebbe combattuta, innanzitutto, con uno sport adeguato. L’attività fisica riattiva la circolazione ed elimina il pannicolo adiposo, permettendo, così, un riassorbimento degli edemi e un discreto ritorno alla normalità. Da preferire, sport che coinvolgano tutti i muscoli e che migliorino la circolazione, come, ad esempio, la bicicletta (anche quella da camera), il nuoto e la corsa.

Approfondiamo le terapie dolci:

In ambito fitoterapico, le erbe che si sono rivelate particolarmente efficaci nel trattamento della cellulite sono la BETULLA, il RUSCO, la CENTELLA ASIATICA, l’ANANAS, la TRIGONELLA e l’EDERA HELIX (queste ultime solo in forma di applicazioni esterne). Laddove siano presenti problemi di insufficienza venosa, sono di notevole utilità il RUSCO e la CENTELLA ASIATICA, pianta molto apprezzata dalla medicina popolare indiana, usata per la cura delle malattie della pelle e per i reumatismi.

CENTELLA ASIATICA (fam. Apiacee): della pianta si adoperano le piante aeree, che si somministrano per via orale, sia in infuso che in decotto o tintura.

Centella asiatica

Per quanto riguarda il RUSCO, (ruscus aculeatus, fam. Liliacee) i principi attivi sembrano essere delle sostanze chiamate saponosidi (ad azione antinfiammatoria e vasocostrittrice) e dei flavonoidi tra i quali il rutoside ha un’azione simile alla vitamina P, in grado, quindi, di aumentare la resistenza dei vasi capillari e di normalizzare la loro permeabilità.

Il RUSCO è indicato anche come antinfiammatorio e antiedemigeno, nonché come diuretico: se ne adoperano i rizomi, in decotto od anche in tintura madre (dosaggio standard 15 gocce in poca acqua, 2 volte al dì dopo pranzo e dopo cena).

Rusco

La BETULLA, (betula alba, famiglia Betulacee) avrebbe capacità di agire sui noduli fibro-connettivali della cellulite. Anche la betulla, di cui si adoperano le foglie, si può assumere in decotto od in infuso.

Un cenno all’ANANAS, impiegato tradizionalmente come coadiuvante di trattamenti dimagranti. Grazie ad un enzima contenuto sia nel gambo sia nel succo, la bromelina, esso avrebbe un riconosciuto effetto antinfiammatorio ed interverrebbe sul tessuto cellulitico, più esattamente sulle fibre proteiche, favorendo la rimozione dei depositi grassi degli adipociti.

Ananas

L’escina e l’ederina sono delle saponine presenti rispettivamente nei semi di Ippocastano (Aesculus hippocastanus) e nelle foglie di EDERA (Hedera helix) ed hanno effetto positivo sulla fragilità e permeabilità capillare (di conseguenza anche nel trattamento della cellulite ai primi stadi).

Queste sostanze generano un aumento della resistenza vasale e un miglioramento della permeabilità; aumento della rimozione ed eliminazione dei liquidi ristagnanti nei tessuti e azione antinfiammatoria e anticongestizia.

Non è semplice indicare una composizione standardizzata di erbe contro la cellulite in quanto è necessario tener conto di diversi fattori quali età, presenza di eventuali patologie, alimentazione…
Un trattamento standard, da utilizzarsi, sempre dopo aver consultato il proprio medico, potrebbe essere il seguente: betulla foglie 20 g, centella 10 g, spirea sommità fiorite 10 g.

Brevi consigli generici: bere molta acqua, preferibilmente a basso contenuto di sodio; ma anche il tè verde, che mantiene i vasi in buona salute. Consumare grandi quantità di frutti di bosco, in particolare i mirtilli, che aiutano a migliorare la circolazione, grazie ai polifenoli in essi contenuti.

Fare, ove possibile, una lunga passeggiata, tutti i giorni. Evitare i tacchi altissimi e molto sottili, assolutamente deleteri per la salute delle gambe. Cambiano l’angolazione della caviglia e, quindi, favoriscono il ristagno di sangue e linfa. Evitare anche tutti quei capi d’abbigliamento che non sono salutari per la circolazione, come i pantaloni molto stretti, che potrebbero provocare ristagno venoso.

Lasciarsi massaggiare gli arti inferiori dall’acqua apporta indubbi benefici.

Denominata anche ginnastica vascolare, l’idroterapia consiste nell’immergere i piedi in acqua calda e fredda, alternativamente, lasciandoli riposare cinque minuti, a turno, e ripetendo l’operazione per quattro o cinque volte, terminando sempre con l’acqua fredda. Andrebbe bene anche passeggiare sulla riva del mare.

LINFODRENAGGIO: eseguito da personale qualificato, è un massaggio in grado di eliminare efficacemente i ristagni linfatici dai tessuti delle gambe. Il drenaggio linfatico manuale è la metodica d’elezione per combattere la cellulite localizzata sulle cosce, sui glutei e sui fianchi.

Linfodrenaggio

Un ingrediente naturale utilizzabile come coadiuvante per il trattamento della cellulite è la caffeina. In cosmesi la caffeina è utilizzata per il trattamento della cellulite per le sue potenzialità lipolitiche e termogeniche. Essa ha la capacità di stimolare il drenaggio e la rimozione dei liquidi stagnanti (funzione antiedematosa), anche se la principale azione della molecola è quella di stimolare la mobilizzazione degli acidi grassi nel tessuto adiposo.

Per risolvere l’inestetismo è opportuno integrare l’intervento cosmetico con adeguati trattamenti estetici di tipo fisico (massaggi, bendaggi, elettroestetica, pneumoestetica) allo scopo di aumentare l’efficacia dell’applicazione topica.

L’uso topico della caffeina non comporta, ad oggi, controindicazioni poiché l’assorbimento transdermico non mostra concentrazioni ematiche tali da indurre effetti sistemici.

Una menzione ulteriore va fatta riguardo alla pianta di sambuco. Il Sambuco appartiene alla famiglia delle Caprifoliaceae. Dalle sue bacche, di colore nero-violetto, si ricava un succo benefico, costituito da acqua e da vitamine, soprattutto A e C, sali minerali importanti come calcio potassio e magnesio, nonché antocianine. Ha una forte efficacia drenante e anti-cellulite.

Sambuco

Un uso efficace, sempre in ambito anticellulite, è quello degli estratti di foglie di vite rossa i cui flavonoidi sono di grande beneficio per tutto il sistema circolatorio. Il suo malfunzionamento, è risaputo, può essere una concausa della comparsa delle cellulite.

Anche il blog si merita un po’ di vacanza.

Riprenderemo ad agosto con un argomento graditissimo: il gelato.

Ma confido di fornirvi per il prossimo venerdì una proposta generica settimanale di dieta estiva.

2 thoughts on “La cellulite (seconda parte)

  1. Molto interessante, certo che se avessi potuto leggerlo qualche mese fa sarebbe stato meglio! Ti ringrazio molto e cercherò di seguire le tue indicazioni tanto preziose! Buona vacanza.

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