PIANETA DONNA II

“La donna è stata bloccata per secoli.
Quando ha accesso alla cultura è come un’affamata.
E il cibo è molto più utile a chi è affamato rispetto a chi è già saturo.”
Rita Levi Montalcini

Riprendo il discorso della settimana scorsa sul “Pianeta Donna”.

Universo femminile e universo maschile sono veramente due modi differenti di pensare, di relazionarsi, di vedere il mondo e di vivere le emozioni?

Oggi mi pongo, e vi pongo, dei quesiti aperti che mi lasciano comunque delle perplessità. Per affrontare questi temi ho preso in esame diverse ricerche sotto il profilo anatomico, fisiologico e psico-comportamentale.

Ci sono differenze tra uomini e donne o sono solo stereotipi di genere? Si tratta solo di diversità a livello psicologico?

Mi sforzerò di non proporre considerazioni scontate o luoghi comuni. Alcune differenze, evidenziate dalle più accreditate ricerche, sono comunque, spesso, in contrasto tra loro nell’evidenziare la matrice delle stesse.

Insomma sono tuttora presenti, e anche piuttosto vivaci, discussioni tra le posizioni biologiste (ad esempio le differenze ormonali o quelle correlate alle differenziazioni anatomiche) e quelle che danno maggior peso ai condizionamenti ambientali e culturali.

Penso che, allo stato attuale, le considerazioni basate sulle differenze anatomo-fisiologiche appaiano, alla luce dei cambiamenti sociali degli ultimi decenni, sempre più deboli.

Tanto per fare un esempio, “il mammo”, ovvero il papà che svolge funzioni tradizionalmente femminili nell’attività domestica è una figura sempre più frequente e accettata nella nostra società. Questo a confermare che qualunque individuo potrebbe assumere significativi tratti comportamentali dalla figura genitoriale dell’altro sesso senza per questo arrivare a interpretarli in modo troppo diverso. Questo evidenzierebbe quanto gli stereotipi culturali possano ingannare nella percezione delle differenti capacità e nell’intercambiabilità dei ruoli nei due sessi.

Quello che sembra emergere come statisticamente significativo (pur non unanimemente riconosciuto) e non influenzato da aspetti educativi e ambientali, è la superiorità, da parte della donna, nella capacità linguistico-verbale e nella comunicazione non verbale di impronta emotiva; così come anche una maggiore predisposizione alle relazioni affettivo-empatiche e una più accentuata attitudine alla motilità rapida e a quella fine.

Gli uomini, per contro, possederebbero una maggiore propensione all’aggressività fisica e a una maggiore intraprendenza e temerarietà. Sembra, inoltre, che queste peculiarità siano più palesi nel periodo adolescenziale e che tendano poi ad affievolirsi col passare degli anni.

A suffragare questo dato è stato preso in considerazione sia il diverso corredo ormonale (pare che il testosterone correli all’aggressività ma anche alle abilità visivo-spaziali), sia riflessioni di tipo filogenetico e biologico-sociali.

Si tira quindi in ballo la selezione naturale e le migliaia di anni trascorsi come causa dell’affinamento di quei meccanismi che hanno consentito, agli uomini, di praticare con successo la caccia e, alle donne, le gravidanze con i successivi allattamenti e la cura della prole.

E’ intuitivo che le abilità necessarie alla sopravvivenza della specie dovessero prevedere dei distinguo. Pertanto la donna doveva, ad esempio, affinare il linguaggio verbale, le capacità empatiche e le manualità fini, per la cura dei figli e nel contempo potenziare l’ambito della sua sfera affettiva rivolto all’altro sesso, in quanto, soprattutto in tempi lontani, la sua particolare vulnerabilità nella fase gravidica e di puerperio necessitava di una maggiore protezione da parte del maschio. Per gli uomini, invece, l’aggressività fisica o l’orientamento nello spazio erano, ad esempio, funzionali alla caccia.

Molti alti tratti differenziali psico-comportamentali, attribuiti a ciascun sesso, sono stati ridimensionati e considerati “luoghi comuni”. Ad esempio, non risulterebbe vero che le donne siano meno portate per le materie tecnico-meccaniche o per la matematica. Del resto un tempo si sosteneva la stessa cosa, riguardo alle donne, anche per la medicina e la chirurgia e si trattava di considerazioni frutto, unicamente, di discriminazione sociale.

Non è trascurabile nemmeno il cosiddetto effetto “performativo” degli stereotipi, ovvero la circostanza che, laddove docenti e genitori si attendano certe prestazioni dalle donne e certe altre dagli uomini, si verifichi, anche a parità di premesse, il classico fenomeno della profezia che si auto avvera. Altre domande: è vero che le donne fanno tante cose contemporaneamente e gli uomini no?

Gli uomini sono più veloci nelle azioni istantanee?

Una ricerca molto significativa, anche per la vastità del campione preso in considerazione, svolta da ricercatori dell’Università della Pennsylvania, ha analizzato attraverso la risonanza magnetica il cervello di giovani donne e uomini dagli 8 ai 22 anni di età scoprendo che il vecchio stereotipo secondo cui il cervello femminile lavora in modo diverso da quello maschile non è poi così falso.

Dai risultati emergerebbe che le donne mostrano più connessioni tra emisfero destro (deputato maggiormente al pensiero intuitivo) e sinistro (atto alle elaborazioni logiche), mentre, in media, negli uomini, sarebbero più sviluppati i collegamenti interni a ciascun emisfero (soprattutto nel cervelletto, responsabile delle funzioni motorie).

Il cervello maschile, così strutturato, è facilitato nella connettività tra percezione e azione coordinata, mentre le donne sono più predisposte ad avere maggiore memoria e una migliore capacità di cognizione sociale. Pare che questa diversificazione inizi con la pubertà.

Come già ribadito il filone è vasto. La prossima settimana si prosegue con ulteriori distinguo anche a carattere sociale, per poi passare a svolgere temi più pertinenti al blog, ovvero differenze di genere in medicina e in certe patologie, in alimentazione (con riferimento a disturbi del comportamento alimentare, menopausa in tutte le sue sfaccettature, anemia e carenza di ferro, in diete anche di precisione calibrate e personalizzate sul genere).

Scrivi qui il tuo commento