Stress il male del secolo

Quando Mozart componeva, alla fine del XVIII secolo, la città di Vienna era così tranquilla che gli allarmi antincendio potevano essere dati verbalmente, dalle grida di un guardiano nella parte superiore della Cattedrale di St. Stefan. Nella società del ventesimo secolo, il livello di rumore è tale che i nostri corpi sono sempre stonati e fuori dei loro ritmi naturali. Questo crescente assalto del suono alle nostre orecchie, menti e corpi, aggiunge stress negli esseri civilizzati che già devono vivere in un ambiente molto complesso.

(Steven Halpern)

Stress e ansia da rientro

Lo scatto rabbioso nel lanciare dei fogli sul tavolo è solo uno dei tanti segni evidenti dello stress di rientro dalle vacanze. I tratti del viso, solitamente rilassati, ora sono tesi, nell’accenno a un sorriso forzato. La nostra educazione ci insegna a tenere a bada la tensione che ci prende quando dobbiamo affrontare di nuovo la realtà quotidiana, dopo giorni di riposo e svago.

Ma qual è il motivo di tutto questo?

A volte sembrano non esserci spiegazioni razionali. Da tempo, ormai, la notte è diventata un vero e proprio incubo. Il letto, che dovrebbe essere un rifugio, si trasforma in una prigione. Il buio della stanza sembra accentuare l’angoscia, mentre i pensieri si accavallano in cerca di un angolo tranquillo della mente dove poter riposare.

Le prime luci dell’alba mi trovano ancora più stanco della sera precedente. Anche gli sguardi delle persone amate, che solitamente mi riempiono di gioia, ora mi lasciano indifferente. Mi guardo allo specchio e noto qualcosa di diverso. Nonostante il quotidiano riconoscermi in gesti consueti tra le mura di casa, le scale del palazzo, le stradine rionali e i banchi di lavoro, sento di essere qualcuno che mi somiglia ma che non sono io, come se un’ombra facesse velo alla mia vera identità.

Una cosa è certa, qualcuno o qualcosa sta prendendo il sopravvento e mi sta condizionando in peggio. Ma cosa? Non riesco a rispondere alla mia stessa domanda finché la risposta, inaspettatamente, si presenta:

Stress!

Sì, è lo stress il colpevole di questo cambiamento. Si è infiltrato silenziosamente nelle mie giornate, alterando il mio equilibrio emotivo e mentale. E’ lui che trasforma il mio rifugio in una prigione e rende le giornate di lavoro una sfida sempre più ardua.

Il concetto di stress è cambiato notevolmente nel corso del tempo. In passato, lo stress veniva identificato come una risposta istintiva di difesa dell’organismo che consentiva all’uomo di reagire in situazioni di emergenza, attingendo alle proprie risorse energetiche per fronteggiare minacce eccezionali. Si riteneva che in queste circostanze venissero tempestivamente attivati degli ormoni in grado di innescare il meccanismo “fight or flight” e in grado, quindi, di attivare repentini cambiamenti nel corpo.

Stress oggi

Tuttavia, oggi, la nozione di stress è molto diversa. Non si tratta più di una risposta immediata a situazioni di emergenza, ma piuttosto di un fenomeno persistente, percepito, dal soggetto coinvolto, come una forma di disequilibrio tra le esigenze da soddisfare e le risorse di cui si dispone. In altre parole, lo stress moderno è spesso il risultato di pressioni e tensioni quotidiane che si accumulano nel tempo, anziché di situazioni eccezionali.

Lo stress ha infiltrato le nostre vite in modi subdoli e apparentemente innocui. Attiviamo gli ormoni dello stress in qualsiasi momento della giornata, anche in situazioni apparentemente banali. Siamo costantemente in ritardo con le scadenze, sempre di corsa per raggiungere obiettivi spesso irraggiungibili.

Ecco alcuni esempi di dialoghi interiori, comuni, in cui le persone esprimono stress o frustrazione:

  • Code nel traffico: “Sono bloccato di nuovo nel traffico e sono in ritardo per l’appuntamento. Questo traffico mi sta facendo impazzire!”
  • Scadenze lavorative: “Ho così tante scadenze questa settimana, non so come farò a finire tutto in tempo!”, “Uffa, proprio oggi, una giornataccia nella quale non ho neppure il tempo di andare in bagno… e ho il computer che non si collega a Internet!”
  • Distrazioni al lavoro: “Non riesco a concentrarmi con tutte queste email e telefonate. Ho bisogno di un momento di pace per fare progressi.”
  • Compiti domestici accumulati: “La casa è un disastro, ma sono così esausto per il lavoro che non ho l’energia per pulire e organizzare tutto.”
  • Pressioni finanziarie: “Le bollette continuano ad arrivare e non so come farò a pagarle tutte. Queste preoccupazioni finanziarie mi stanno logorando.”
  • Incontri sociali: “Ho così tanti appuntamenti questo fine settimana! Sono felice di vedere gli amici, ma ho bisogno di un po’ di tempo per me stesso.”
  • Prestazioni scolastiche: “Ho così tanto da studiare e così poco tempo. Ho paura di non farcela agli esami.”

Le situazioni stressanti sembrano infinite e perciò hanno un impatto significativo sulla nostra salute, fisica e mentale.

Stress Cronico

Lo stress cronico può portare a una serie di problemi di salute tra i quali ansia, depressione, problemi cardiaci e altro ancora. Affrontare lo stress dei nostri giorni richiede una consapevolezza continua e strategie efficaci. È importante imparare a gestire le pressioni quotidiane, a stabilire priorità e a trovare momenti di relax per ripristinare il benessere mentale e fisico. La consapevolezza dei propri limiti e l’adozione di tecniche di gestione dello stress, possono aiutare a prevenire il suo impatto negativo sulla nostra vita.

In sintesi, mentre lo stress era inizialmente una risposta istintiva per affrontare minacce eccezionali, oggi rappresenta un fenomeno persistente che richiede una gestione adeguata del problema allo scopo di preservare il nostro equilibrio e migliorare il nostro benessere. È importante comprendere come lo stile di vita possa aumentare il nostro livello di stress e cercare, quindi, i modi giusti per affrontare il problema in maniera efficace.

La prossima settimana parleremo ancora di stress e in particolare, di stress da rientro.

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