Trattamento dell’ADHD

Le Sei Perfezioni:
generosità, disciplina, pazienza, perseveranza,
concentrazione e conoscenza trascendente.

(Dalai Lama)

Il trattamento ottimale per l’ADHD, sia nei ragazzi che negli adulti, richiede un approccio integrato che coinvolga scuola, famiglia e soggetto, in un opportuno percorso terapeutico. Questo approccio multimodale comprende terapie comportamentali, cambiamenti nello stile di vita, interventi clinico-psicologici, e, in alcuni casi, l’uso di farmaci, secondo quanto suggerito da fonti scientifiche autorevoli.

Per quanto riguarda lo stile di vita, sia nei ragazzi sia negli adulti con ADHD, l’adozione di comportamenti specifici può contribuire in modo importante alla gestione dei sintomi. L’attività fisica regolare, oltre a migliorare l’umore, è cruciale per ridurre lo stress e incrementare la concentrazione. Un sonno adeguato, altrettanto importante per il benessere generale, può contribuire a ridurre irritabilità e iperattività, migliorando la qualità della vita complessiva.

In tema di alimentazione, non esiste una dieta specifica per l’ADHD, ma è ben noto che un regime alimentare bilanciato e ricco di nutrienti può avere effetti positivi sui sintomi. L’assunzione di integratori alimentari, come l’omega-3, può essere particolarmente benefica.

Quando si tratta di affrontare lo stress è essenziale, per gli adulti con ADHD, considerare alcune specifiche tecniche di gestione. La meditazione, lo yoga e la respirazione profonda, sono strumenti preziosi per ridurre l’ansia e lo stress, aiutando così a mantenere un controllo efficace sui sintomi di questa patologia.

In conclusione, sia nell’ambito pediatrico sia in quello adulto, un approccio terapeutico completo per l’ADHD implica una combinazione di terapie comportamentali, cambiamenti nello stile di vita, e, in alcuni casi, interventi farmacologici. Questo approccio integrato mira a soddisfare le esigenze individuali, promuovendo un benessere generale e migliorando la qualità di vita.

Entriamo nello specifico

Molti studi scientifici indicano che non esiste una prescrizione dietetica specifica per la cura dell’ADHD. Tuttavia, numerose ricerche indicano che un’alimentazione equilibrata e ricca di nutrienti potrebbe contribuire significativamente a ridurre i sintomi correlati all’ADHD. Analizziamo ora come alcune singole sostanze alimentari possano influenzare questi sintomi.

Proteine

Le proteine rivestono un ruolo cruciale nella produzione di neurotrasmettitori, come la dopamina e la noradrenalina, essenziali per la regolazione dell’umore e dell’attenzione. Diverse indagini suggeriscono che un’assunzione adeguata di proteine, attraverso una dieta equilibrata, potrebbe essere associata a una diminuzione dei sintomi legati all’ADHD.

Carboidrati

I carboidrati forniscono energia sia al cervello sia al corpo. Tuttavia, alcuni studi indicano che un eccesso di carboidrati potrebbe causare iperattività e irritabilità nei bambini affetti da ADHD. Pertanto, una certa moderazione nell’assunzione di carboidrati può favorire il mantenimento di un livello ottimale di energia senza generare eccessive reazioni comportamentali.

Acidi grassi omega-3

Gli acidi grassi omega-3 sono fondamentali per la salute cerebrale, contribuendo a ridurre le infiammazioni del tessuto nervoso e a migliorare la funzione cognitiva. Alcuni studi suggeriscono, inoltre, che l’integrazione di omega-3 nella dieta potrebbe portare a effetti positivi nel trattamento dei sintomi legati all’ADHD.

Additivi alimentari

La ricerca ha suggerito che determinati additivi alimentari, come coloranti artificiali e il glutammato monosodico, potrebbero esacerbare i sintomi dell’ADHD nei bambini. Tuttavia, è importante notare che opinioni divergenti emergono da altri studi in materia che non riscontrano una correlazione diretta tra gli additivi alimentari e l’ADHD. La questione richiede ulteriori indagini per confermare tali associazioni.

Caffeina

La caffeina, stimolante naturale, può migliorare l’attenzione e la concentrazione. È tuttavia emerso che un eccesso di caffeina può generare iperattività e irritabilità nei bambini con ADHD. L’assunzione di una quantità moderata di caffeina potrebbe comunque rappresentare un’opzione per migliorare le funzioni cognitive senza effetti collaterali indesiderati.

In sintesi, una considerazione attenta degli elementi della dieta può contribuire a personalizzare la cura dell’ADHD, con l’attenzione rivolta a un regime alimentare bilanciato e calibrato sulle esigenze specifiche di ciascun individuo.

Coloranti alimentari sintetici

Uno studio recentemente pubblicato su Environmental Health ha esplorato la connessione tra i coloranti alimentari sintetici e gli esiti neurocomportamentali nei bambini. Tra i 27 studi clinici inclusi, il 64% ha identificato evidenze di una correlazione tra l’esposizione a questi coloranti e comportamenti avversi nei bambini. La letteratura sulla tossicologia animale ha ulteriormente corroborato questi risultati.

In sintesi, sia gli studi clinici umani sia le ricerche sulla tossicologia animale, indicano un collegamento tra l’uso di coloranti alimentari sintetici e alcuni impatti comportamentali nei bambini. Un rapporto proveniente dallo stato della California, con contributi da UC Berkeley e UC Davis, ha confermato la lungamente sospettata idea che il consumo di coloranti alimentari sintetici potrebbe essere correlato all’insorgenza di iperattività e di altri disturbi neurocomportamentali in alcuni soggetti in età infantile.

Tuttavia, secondo un articolo di Food Insight, dopo una revisione delle proprie conclusioni del 2011 e la considerazione di nuovi dati di ricerca, inclusi gli studi menzionati precedentemente, la FDA ha recentemente ribadito la sua posizione affermando che non vi è sufficiente evidenza a sostegno dell’ipotesi che gli additivi alimentari possano incrementare l’iperattività o l’ADHD in età pediatrica.

La prossima settimana continueremo la trattazione dell’argomento con considerazioni sul rapporto tra alimentazione, stile di vita e ADHD.

Che sia MIMOSA o FIORDALISO,
oggi 8 marzo, un omaggio alla donna,
specie se indossa un bel SORRISO.

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