La dieta .. promessa!

Credo che solo una cosa renda impossibile
la realizzazione di un sogno:
la paura di fallire!”
Paulo Coelho

“Il successo non è mai definitivo,
il fallimento non è mai fatale;
è il coraggio di continuare che conta.”
Sir Winston Churchill

Il vero signore è simile ad un arciere:
se manca il bersaglio,
ne cerca la causa in sé stesso.”
Confucio

Il termine dieta, dal latino diaeta, etimologicamente significa “stile di vita” e fa riferimento all’insieme degli alimenti da consumare per sostenere le esigenze e il benessere psico-fisico dell’organismo.

Tuttavia, negli ultimi tempi, questa parola è stata spesso associata al concetto di restrizione alimentare volta al dimagrimento ed ha assunto, in questi termini, una connotazione negativa.

Credo che la maggior parte di noi, più volte nell’ arco della vita, abbia iniziato una qualche dieta senza però portarla a termine, accantonandola alle prime difficoltà incontrate, spesso per scarsa motivazione.

In virtù della mia vasta casistica ho raggiunto la convinzione che ogni inizio di un percorso dietetico debba basarsi su una forte consapevolezza.

Di certo non mancheranno i sacrifici iniziali e le difficoltà, quindi solo una reale convinzione ci permetterà di superarli e di perseguire l’obiettivo che ci si è preposti.

Per questo motivo, prima di rivolgersi ad un professionista, ci si dovrebbe interrogare su quale sia il reale motivo che ci spinge a iniziare una dieta e, soprattutto, se si sia in un momento della propria vita in cui si ha tempo, voglia ed energia per migliorare o cambiare completamente la propria alimentazione.

Insomma, la dieta deve essere considerata una priorità.

I motivi per i quali le diete falliscono sono molti e tutti imprescindibili dalle caratteristiche della persona. La dieta, come più volte ribadito, non è mai solo quello che mangiamo. Essa è sempre influenzata dal nostro carattere, dall’ambiente in cui viviamo e dagli eventi della nostra vita.

A meno che non si tratti di oscillazioni fisiologiche e circoscritte ad un particolare momento della vita (esempio i 3 kg in più in un soggetto normopeso accumulati durante il periodo di sedentarietà forzata, tipo il lockdown), ribadisco un categorico no alle cosiddette “diete fai da te”. Sono destinate a fallire in quanto spesso troppo sbilanciate per difetto e irrealistiche.

Questi regimi alimentari improvvisati portano vantaggi illusori a breve termine e spesso si accompagnano a problematiche che sfociano in un veloce recupero dei chili persi. Queste diete non permettono di comprendere come alimentarsi in modo corretto e anzi, spesso, peggiorano il rapporto che le persone hanno con il cibo.

Dieta del digiuno Veronesi, un vero e proprio stile di vita - INRAN

Una eccessiva rigidità e privazione non aiutano mai a conseguire risultati efficaci e duraturi. Il pensiero di “cosa non posso mangiare”, porta ad essere di cattivo umore e a far vivere il momento del pasto in modo non sereno. Privarci per molto tempo di qualcosa che ci piace o di cui sentiamo la voglia non è positivo.

Tutto questo si traduce in una vera e propria perdita di controllo e si finisce per mangiare l’alimento desiderato in quantità eccessive con conseguenti sensi di colpa…. e fallimenti…. Non bisogna mai approcciare la dieta con la mentalità del “tutto o nulla”. I cibi “proibiti” diventerebbero ancora più appetibili di prima.

Inoltre la restrizioni eccessive conducono alla fame, la quale a sua volta può influire sul sonno, che, a sua volta, gioca un ruolo fondamentale nel controllo degli ormoni, in particolare la grelina (l’ormone della fame) e la leptina (l’ormone della sazietà). La mancanza di sonno fa sempre aumentare i livelli di grelina e fa abbassare quelli di leptina. Ecco perché si rischia di essere perennemente affamati. E allora subentra l’auto-sabotaggio.

Stress

Un altro “sorprendente” motivo per il quale le diete falliscono è legato ad un vocabolo che suonerà nuovo alla maggior parte di voi: stress. Esso riguarda solo una sparuta minoranza di italiani. Sono convinto che molti di voi ignorino tale termine…..scherzo naturalmente… ma ora non vorrei stressarvi per davvero continuando a scherzarci sopra…..

Spesso le persone, quando sono stressate (quando mai?) , tendono a mangiare male e in maggiore quantità, spostando l’attenzione dalla dieta alla fonte esterna causa di preoccupazione.

Perché lo stress fa ingrassare | Laura Ferrero | Dietologia e medicina  estetica

La dieta e le abitudini alimentari corrette passano in secondo piano e questo porta, nella maggior parte dei casi , ad una interruzione del percorso. Ecco perché è sempre essenziale chiedersi se sia il momento adatto per affrontare una dieta e, nel caso in cui la fonte di stress sia subentrata in un secondo momento, è di fondamentale importanza avere qualcuno che ci motivi e ci ricordi qual sia l’obiettivo che vogliamo raggiungere.

Motivazione

E che dire della motivazione? Spesso la ragione che ci spinge ad abbandonare una dieta è proprio la perdita di stimoli, il più delle volte per una mancata soddisfazione iniziale delle proprie aspettative.

Hai iniziato di nuovo (spesso, al riguardo, come pazienti, più si è esperti peggio è) una dieta, l’hai seguita attentamente e non vedi il peso scendere sulla bilancia? Come non perdere la motivazione e la fiducia e non pensare che la dieta non funzionerà? 

Come fare a MOTIVARSI per dimagrire? » Benessere SENZA DIETA

E importante rammentare a noi stessi che il nostro corpo non è un robot e ha bisogno del suo tempo per adattarsi al cambiamento e alle nuove abitudini. Sottolineo: non bisogna avere fretta! I risultati duraturi richiedono sempre tempo.

Insomma, le diete non devono essere scollegate dalla componente emozionale del soggetto, dal suo livello di autostima o dalla sua mentalità, perché questi sono tutti, a lungo termine, fattori fondamentali per un’alimentazione sana e corretta.

E’ risaputo: le diete non sono semplici da gestire se mancano di un supporto, una motivazione e una guida adeguata. Occorre, inoltre, non essere assillati dalla ricerca della perfezione. Anzi, l’aspettativa della perfezione è irreale. Sovente aspettarsi che tutto vada perfettamente secondo i piani è l’ennesima ricetta sicura per il disastro dietetico..

La dieta promessa

Orbene: una dieta varia, equilibrata, studiata appositamente per noi e intrapresa con convinzione e consapevolezza, è sempre la maggiore garanzia di buon risultato. Personalmente, ho imparato molto dai miei errori iniziali. Non imposto più una dieta “prescrittiva-posologica”, bensì una dieta da patto sindacale, una dieta “empatica-assertiva”, che tenga in debita considerazione il soggetto e il suo ambiente, i suoi affetti.

Ogni dieta deve essere “negoziata”, deve essere varia ed equilibrata e studiata sulla base dei gusti della persona oltre a dover prevedere tutte le categorie di alimenti nella giuste frequenze e combinazioni. Ecco perché insisto con la dieta mediterranea…

Dieta Mediterranea

Scrivere mi diverte e rilassa. Lo faccio di getto. Siccome però ho bisogno della musa ispiratrice, venerdì prossimo continuerò su questa scia, ma vi lascio, spero, come in un film di Hitchcock, in una “raffinata” suspense sui dettagli dell’argomento.

Da domani…dieta, dieta mediterranea!!

Solo col lavoro agricolo può aversi una vita razionale, morale.
L’agricoltura indica cos’è più e cos’è meno necessario.
Essa guida razionalmente la vita.
Bisogna toccare la terra.
(Lev Tolstoj)

Dimenticare come zappare la terra
e curare il terreno significa dimenticare se stessi.
(Mahatma Gandhi)

Dall’agricoltura consegue il profitto più onesto,
più stabile, meno sospetto:
chi è occupato in quell’attività non nutre pensieri malevoli.
(Marco Porcio Catone)

Siamo alle solite. Da domani…dieta. Sono trascorsi da tre settimane i giorni grassi delle festività e già la mente, conscia delle colpe della gola, ci proietta verso i giorni “bui” post-festività.

Giorni in cui, per fustigarci, non useremo catene o nodosi cilici, ma “miseri” piatti di minestrone, ciotole colme di verdura cotta o cruda scarsamente condita ed un frutto come spuntino pomeridiano.

Di notte sarà lo spettro della fame, della golosità inappagata a regalarci incubi. Ed ecco che a turbare i nostri sonni ci appaiono ricche tavole imbandite di fumanti piatti colmi di tortellini insaporiti da brodi di cappone. Ma anche cosciotti di agnello al forno circondati di croccanti patate al rosmarino e salumi, formaggi, dolci e frutta secca di ogni genere.

Lo strappo alla regola? Aiuta l'efficacia della dieta - Italia a Tavola

E la mattina, svegli, ci accorgeremo che era solo un sogno. Anzi, un brutto sogno. Ma resisteremo, ci faremo forza. Saremo fortissimi il primo e il secondo giorno, forti il terzo, il quarto e il quinto, quasi forti dopo una settimana.

Poi, inevitabilmente, la forza scema e allora….Allora i nostri incubi si materializzeranno. Ci sveglieremo di notte in preda ad un famelico furore e ci catapulteremo in cucina.

Hai sempre fame? Ecco perché pensi al cibo in continuazione

E sarà battaglia. Combatteremo contro le ante della credenza pronte a sbarrarci la strada verso il vasetto di marmellata da troppo tempo intatto perché dichiaratosi apolide. Lotta feroce ancora contro il frigo, vigoroso baluardo, a difesa dei gelati messi “al fresco” tempo addietro perché colpevoli tentatori delle nostre trasgressioni serali.

Ed ancora ci scaglieremo contro tutto e contro tutti pur di addentare la morbida merendina al cioccolato o l’invitante salamino “cacciatore”. O forse, non ricordo più, era il salame di Felino che, di nascosto da noi stessi, dal nostro senso di colpa, avevamo comprato il giorno prima, dopo un appostamento davanti al negozio dei salumi, durato ore. E saremo finalmente felici, appagati dalla vittoria al gusto di cioccolato o al gusto salato, morbido, della mortadella.

Salame nella dieta chetogenica? | Questo è Cheto

Ma saremo stati noi i veri vincitori? Non so cosa rispondere. Diciamo che avremmo potuto fare qualcosa in più per evitare questo suicidio gastronomico.

Cosa? Beh! Qualche consiglio giusto, forse, posso darvelo io.

Innanzitutto sono lieto di sottolineare una notizia recente: anche nel 2021, gli esperti del famoso sito americano U.S. News e World Report, nello stilare la classifica annuale dedicata ai regimi alimentari, hanno premiato la Dieta Mediterranea come la dieta migliore al mondo tra le 39 “Best Diets Overall” ,prendendo in considerazione sia l’indice di genuinità sia il fattore “perdita di peso”. Con la sua esaltazione della frutta, verdura, olio d’oliva, pesce e altri piatti sani, spiegano gli esperti del sito U.S. News, la Dieta Mediterranea è estremamente sensata».

Da domani mi metto a dieta – Farmacia Zanini

Il suo segreto non è così sconvolgente e mette in risalto uno stile di vita attivo, il contenimento del peso corporeo e una dieta con poca carne rossa, zuccheri e grassi saturi, con poca presenza di cibi processati e ricca di cereali e altri cibi sani ».

A un primo impatto potrebbe sembrare una dieta che limita pesantemente il consumo di prodotti di origine animale. In realtà non è proprio così e considerando la flessibilità delle porzioni consigliate, si potrebbero assumere, anche quotidianamente, prodotti di origine animale, variando tra le fonti di latte e derivati, carne, pesce e uova.

Essa spinge molto sul consumo di alimenti naturali, da preferire agli alimenti lavorati industrialmente e trattati con conservanti. Per questo motivo l’alimentazione deve imprescindibilmente variare in base alla stagione.

Sempre per il sito US News , la Dieta Mediterranea richiederebbe più lavoro in cucina rispetto ad altri regimi alimentari e un costo degli ingredienti che, soprattutto se confrontato con i supermercati americani, è mediamente più elevato. Da noi, ancora, lo stare in cucina viene visto come un piacere e come un modo di esprimere la propria creatività.

La dieta mediterranea è la migliore al mondo secondo lo studio di Us news &  World Report

Insomma, so di ripetermi: la dieta mediterranea non è solo una dieta, ma è stile di vita, cultura e tradizione. Bisogna includere anche tutto ciò che sta intorno ai cibi: il mangiare lento, la scelta di prodotti locali, la freschezza, lo stile di vita attivo, le porzioni piccole e la sostenibilità.

Riporto una affermazione che condivido in toto, espressa dal saggista e antropologo Maurizio Sentieri, autore del libro “Cibum nostrum”. “Oggi viviamo una postmodernità che da tempo ci ha alienato dalla natura e dai suoi cicli produttivi. Scomparsi i contadini, i pescatori, i pastori, è rimasto il consumatore a definire la condizione esistenziale con cui avviciniamo quella parte di natura che chiamiamo cibo. Ma è troppo poco l’atto di acquistarlo per dire di conoscerlo, troppo poco per capire il suo legame con la vita. Non avevano bisogno di educazione alimentare i nostri avi, mentre oggi è diventata bussola indispensabile per le giovani generazioni“.

Nutrizione: ne è competente il medico generalista/internista? | Galeno

Già nel 1995 Piero Camporesi nel suo libro “Il governo del corpo” scriveva su:” la mania dietetica, l’ossessione edonistica, la decadenza dell’olfatto, la religione del corpo, le sofisticazioni alimentari”.

Dal canto mio, sulla base di una più che trentennale esperienza, non mi stancherò mai di ripetere: le diete drastiche non servono a nulla e sono, anzi, dannose.

Del perché mediamente le diete non funzionino, del concetto di corretta educazione alimentare, della appropriata lettura delle etichette nutrizionali, del significato, anche simbolico e non solo calorico, del cibo, parleremo i prossimi venerdì.