Consigli per gli acquisti

Siamo continuamente bombardati da pubblicità che ci rimanda al prossimo Black Friday del 27 Novembre.

Vorrei istituire il “White Friday” anzi, il

VENERDI’ BIANCO del dottor Angelo Bianco

(lo traduco in italiano senza vergogna, senza paura di privare il termine del suo fascino esterofilo avendo il copyright depositato nel mio cognome).

Un venerdì speciale, da dedicare in particolar modo al mondo dell’alimentazione, del benessere e della conoscenza. E perché no, agendo sulla prevenzione, anche all’insegna del risparmio.

Se vorrai seguirmi, all’avvicinarsi di ogni week-end riceverai le giuste istruzioni all’acquisto e le corrette informazioni sui prodotti alimentari sani e che se acquistati con consapevolezza non si andranno poi a sprecare.

Ritengo necessario prendere decisamente le distanze da questa follia contagiosa e compulsiva, da questa deriva consumista che sta sfigurando il mondo in cui viviamo trasformandolo in un ipermercato a cielo aperto. Tutto ha un prezzo, le relazioni umane vengono mercificate, i sentimenti contabilizzati e le uniche cose a essere in saldo sono i valori e gli ideali.

Per favore, non facciamoci robotizzare pure i sentimenti, restiamo “esseri” umani. Non facciamoci trasformare in “averi” umani..

Per questo motivo, se vorrai seguirmi ogni venerdì ti proporrò il mio “VENERDI’ BIANCO” e pubblicherò un post “succulento” con l’intenzione di fare un po’ di sana divulgazione.

Lo so, ci stanno “cortocircuitando” da clienti a consumatori impulsivi. Questo vogliono. È così che veniamo considerati.

Non possiedo tecniche di persuasione raffinate. Gradirei proporre scelte ponderate sui reali bisogni, probabilmente senza offerte imperdibili, senza sconti mozzafiato. E, utilissimo di questi tempi…senza sgomitare. Vediamo se riesco ad acchiappare…i vostri like 😀 proponendomi come venditore culturale di conoscenza alimentare. E se del caso, di adeguati cambiamenti.

Dr. Angelo Bianco

Un “Novello” giorno

“Per me……Il vino è uno dei maggiori segni di civiltà nel mondo”.
No!!!…Non sono parole di Angelo Bianco,
a dirle è stato Ernest Hemingway.

Mi piace condividere nel blog le mie esperienze da ragazzo adolescente.

Ritorno fanciullo quando provo a spiegare cosa si cela dietro una bottiglia di vino. D’incanto mi compare il richiamo della terra natia, la dedizione orgogliosa fatta di duro lavoro e fatica. La sapiente attesa ed il rispetto dell’alternarsi delle stagioni.

La vendemmia, l’atto sublime della raccolta del frutto dopo tanta cura: un momento di comunione di intenti, di occasione per ritrovarsi, dove si lavora per perseguire tutti un unico obiettivo, che termina poi in festa per chi vi partecipa. Quante emozioni, quanto entusiasmo, quanta soddisfazione! Quanti occhi che brillano. Già, che bei ricordi di quella bella terra rossa pugliese (e non parlo di tennis).!!!

Ma quando inizia la vendemmia? 

Ero legato a norme ricche di saggezza popolare: se l’estate era stata asciutta, calda e poco piovosa, la vendemmia iniziava già verso la fine di agosto, mentre veniva spostata verso la metà di settembre laddove l’estate fosse stata più umida e più fresca. Se volete essere partecipi di questi ricordi (per me, una sorta di metafora della vita) e recuperare alcune vecchie e buone abitudini di una volta che possono aiutare l’animo in questi tempi frenetici… vi rimando a un mio precedente articolo che troverete a questo link

Provo ora ad annunciare il lieto “novello”.

Il Novello è un vino giovane, prodotto con una tecnica di vinificazione tipica, la macerazione carbonica, che lo differenzia da ogni altro vino. Grazie ad essa le uve fermentano in assenza di ossigeno ed in presenza di anidride carbonica. La sua peculiarità consiste nel favorire un’estrazione molto efficace di tutte le componenti aromatiche dell’uva. Però, allo stesso tempo, inibisce la maturazione di altre sostanze, in particolare quelle che conferiscono corpo e struttura al vino e lo rendono adatto all’invecchiamento.

Il titolo alcolometrico totale minimo è di 11° ed il residuo zuccherino non superiore a 10. Il risultato è un vino morbido e armonico dal colore vivo acceso, dal gusto fresco, giovane, con sentori fruttati e poco tannico (i tannini sono molecole organiche naturali presenti nella parte legnosa del grappolo, ovvero nella buccia, nei semi e nel raspo e che conferiscono al vino la nota di sapore ruvida ed astringente).

Lo scarso contenuto di polifenoli e la bassa gradazione alcolica (non supera di solito gli 11 gradi ed un bicchiere da 150 cl in media apporta sulle 90 Kcal) lo rende fragile e fortemente sensibile all’ossidazione, motivo per cui ha una durata limitata e va consumato in breve tempo. La legge stabilisce che sia venduto entro il 31 dicembre.

Insomma, un vino ludico che non ha le caratteristiche del vino più attempato e va bevuto entro pochi mesi dalla messa in commercio.

Ma il Novello non è l’unico vino protagonista di questa stagione: i “cugini” d’oltralpe vantano un altro prodotto tipico e unico nel suo genere, il Beaujolais.

Quali sono le differenze sostanziali tra il vino novello italiano ed il Beaujolais nouveau francese? Innanzitutto, il Beaujolais viene messo tradizionalmente in commercio a partire dal terzo giovedì di novembre, mentre il novello in Italia dal 30 ottobre.

Per il disciplinare francese devono essere impiegate solo uve del vitigno Gamay, per quello nostrano sono possibili gli assemblaggi. Quindi non solo Gamay ma anche Aglianico, Cannonau, Barbera, Dolcetto, Pinot nero, Cabernet Franc e Sauvignon, Merlot, Refosco, Nero d’Avola, Sangiovese, Lacrima di Morro d’Alba, Lambrusco, Troia, Primitivo etc.

Il Beaujolais inoltre deve essere ottenuto totalmente da macerazione carbonica, mentre per il novello è sufficiente che lo sia per il 40%.

Gli abbinamenti principali che esaltano al meglio le potenzialità del Novello sono quelli con i prodotti tipici autunnali. Vivamente consigliato l’abbinamento con le castagne, ma si sposa bene anche con le zuppe di funghi, con paste con condimenti poco elaborati, con tartufi, polenta, ma anche stracotti, selvaggina.

Data l’intrinseca ludicità, provo a dare una chiusura “goliardica”:
Se a te piace, sei adulto in ottima salute e sei a casa,
dal dì di  SAN MARTINO, di NOVELLO durante il giorno
te ne concedo fino ad un QUARTINO
.

Conto a breve di disquisire dell’olio nuovo, ma avendo sempre più richieste di argomentare di scudo alimentare ai tempi del coronavirus, proverò a cimentarmi nel prossimo articolo con questo argomento assai complesso.