L’Olio extravergine di oliva

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L’olivo, con il suo tronco attorcigliato su se stesso e la sua figura contorta, sembra raffigurare, nel vegetale, la figura umana: la fatica di crescere, la difficoltà del vivere e le rughe del tempo. Forse è per questo che tale pianta è così cara agli uomini ed ha una valenza simbolica tanto ampia e diversificata, trasversale in tutte le culture.

C’è probabilmente qualcosa di antico, una reminiscenza per certi versi genetica, che ci fa restare sempre ammirati e stupiti davanti alle distese di ulivi che ornano le colline di tanta parte della nostra Italia. Per chi, come me, viene da una regione dove la coltivazione dell’olivo è antica e le radici aggrovigliate e possenti di questa pianta sembrano quasi scavare nella storia dei popoli, parlare di olio è un po’ come fare un viaggio nel passato.

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Fritti di Carnevale

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Crostoli – Chiacchere

Venezia, sipario teatrale itinerante umano. A Venezia anche ai nostri giorni la febbre del carnevale è perenne e prosegue tutto l’anno. I misteri e le atmosfere dei tempi andati impregnano a tuttora euforicamente le calli. Una poesia di Carlo Goldoni dedicata al Carnevale rappresenta lo spirito della festa: “La stagion del Carnevale tutto il mondo fa cambiar. Chi sta bene e chi sta male, Carnevale fa rallegrar. Chi ha denari se li spende; chi non ne ha ne vuol trovar; e s’impegna, e poi si vende, per andarsi a sollazzar. Qua la moglie e là il marito, ognuno va dove gli par; ognun corre a qualche invito, chi a giocare e chi a ballar. Par che ognuno di Carnevale, a suo modo possa far, par che ora non sia male anche pazzo diventar. Viva dunque il Carnevale che diletti ci suol dar. Carneval che tutto vale, che fa i cuori giubilar.

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